“Che la politica ambientale di Musumeci sia stata fallimentare lo ha riconosciuto ormai anche Schifani che, infatti, vuole cambiare tutto. Appare però curioso che i soggetti che oggi criticano aspramente Aurelio Angelini, vertice della commissione tecnico specialistica, nella scorsa legislatura, non abbiano proferito una sola parola nei confronti di lui, che, lo ricordiamo, è stato nominato da Musumeci”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.
“Cosa è successo in questi primissimi mesi – continua Antonio De Luca – per far sì che Schifani e interi pezzi della maggioranza di centro destra disconoscano in maniera così plateale l’operato di un uomo chiave del precedente governo? Come mai l’ex presidente Musumeci non proferisce parola su questo tema? Di certo è in corso un corto circuito clamoroso, una guerra interna al centro-destra siciliano su cui bisogna andare a fondo, perché ad essere in gioco non è la presidenza, né la composizione della Cts, ma le autorizzazioni degli impianti da fonte rinnovabile e di quelli di trattamento dei rifiuti, ambiti molto cari non solo all’imprenditoria sana, ma anche alla mafia e agli ambienti ad essa contigui”.
“Nelle prossime settimane – conclude il capogruppo M5S – andremo a fondo alla vicenda, sarà l’occasione per verificare anche i contorni della riforma di cui Schifani tanto parla e sulla quale pretenderemo un ampio confronto parlamentare perché sull’ambito dell’impiantistica energetica e dei rifiuti si giocano le sorti ambientali della nostra terra e noi non lasceremo correre”.