La deputata ARS vice presidente della Commissione Ambiente interroga il governo regionale: “Regione salvaguardi la libertà di concorrenza e l’accesso alle spiagge”.
“A poche settimane dall’apertura della stagione balneare, che in Sicilia inizia fortunatamente già con l’arrivo della primavera, il governo regionale targato Schifani dica chiaramente quali iniziative vuole intraprendere per garantire la libera concorrenza in materia di concessioni demaniali marittime. Si evitino concessioni infinite e non si aggirino norme esistenti”.
A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Jose Marano che, con una interrogazione rivolta al Presidente della Regione Siciliana e all’Assessore regionale territorio e ambiente Elena Pagana, chiede quale sia la linea dell’esecutivo Schifani a proposito delle concessioni balneari.
“Due sentenze del Consiglio Stato dispongono che la proroga automatica delle concessione demaniali è in contrasto con il diritto eurounitario- spiega Marano – che invece prevede che ‘l’autorizzazione è rilasciata per una durata limitata adeguata e non può prevedere la procedura di rinnovo automatico né accordare altri vantaggi al prestatore uscente o a persone che con tale prestatore abbiano particolari legami’. Occorre sì evitare l’impatto socio-economico che deriverebbe da una decadenza immediata e generalizzata di tutte le concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative in essere, ma occorre anche adeguarsi alla direttiva Bolkestein e tutelare la libera concorrenza”.
“L’unica strada percorribile a nostro avviso è quello di realizzare un’effettiva concorrenza tra gli operatori dei servizi balneari, di conseguenza, la liberalizzazione del mercato e la tutela delle imprese che devono essere adeguatamente garantite per assicurare un elevato
livello di qualità dei servizi ai cittadini. Ovviamente va tutelato e regolamentato anche l’accesso libero alle nostre spiagge. Non è più tempo di scelte casuali o emergenziali. Per questa ragione ho chiesto al governo Schifani che la mia interrogazione venga trattata con urgenza” – conclude Marano.