“La polemica Assenza-Schifani sul ddl Province, dice due cose, soprattutto: che se da Roma non arriva l’abrogazione della legge Del Rio, stiamo parlando del nulla e che in casa Schifani gli scricchiolii cominciano a diventare troppi. E siamo solo a sei mesi dall’avvio della legislatura”.
Lo affermano I deputati del M5S all’Ars,Angelo Cambiano e Martina Ardizzone, componenti della commissione Affari Istituzionali di palazzo dei Normanni.
“La bagarre in corso tra le fila della maggioranza – dice Cambiano – inizia a manifestare apertamente ciò che da tempo sosteniamo, ovvero che l’ostinata accelerazione sul disegno di legge sia stata dettata più dalla necessità di agevolare accordi politici in vista dei prossimi impegni elettorali che dal concreto interesse nei confronti dei servizi da rendere ai cittadini. Adesso, trovata più o meno la quadra per le imminenti amministrative, la questione inizia a perdere di appeal persino tra gli uomini del presidente”.
“Se – afferma Ardizzone -come dice Schifani, a Roma è stato depositato un analogo disegno di legge a quello del governo regionale non si comprende perché accelerare, anticipando il Parlamento nazionale ed esponendoci all’ennesimo rischio di impugnativa, cosa che sta diventando il vero marchio di fabbrica del governo regionale. La vera ragione di questa accelerazione è una sola: la fretta di reintrodurre l’organo politico, l’unica cosa che al centro destra sta veramente a cuore. Altro che servizi, e la prova è il fatto il testo non prevede nemmeno le somme necessarie per sostenerli”.