La proposta della deputata Roberta Schillaci: “Vengano utilizzati beni confiscati alla mafia non utilizzati”.
Un tavolo tecnico in V Commissione all’ARS per risolvere l’emergenza abitativa degli alloggi universitari in Sicilia attraverso un censimento degli immobili confiscati alla criminalità. E’ questa la proposta avanzata dalla deputata regionale del Movimento 5 Stelle Roberta Schillaci nel corso dell’audizione in Commissione Cultura Formazione e lavoro all’ARS, voluta dalla stessa deputata, in merito alle esigenze abitative degli studenti fuori sede degli atenei siciliani.
“Anche Palermo così come le altre città universitarie siciliane – spiega Schillaci – vivono da tempo la carenza di posti letto nelle residenze universitarie che in Sicilia sono gestite dall’ERSU. A Palermo ad esempio su un fabbisogno complessivo di 2925 richieste per l’anno accademico 2022/2023, l’ente è capace di garantirne appena 944. Una forbice che rischia di aggravarsi il prossimo anno accademico a causa del progressivo aumento dell’esposizione debitoria delle famiglie che di conseguenza, non avranno la possibilità di pagare immobili in affitto ai figli studenti fuori sede e avranno pertanto necessità di usufruire in maggior misura delle residenze universitarie. Oggi anche la stessa ERSU ha lanciato un vero e proprio grido d’allarme considerando che le soluzioni prospettate sono a lungo termine e insufficienti alla luce anche dell’utilizzo del PNRR. Per questa ragione è necessario che attorno allo stesso tavolo, siedano in tempi brevissimi gli attori istituzionali anche per accelerare la ricognizione voluta dal governo con legge 13 del 24 febbraio 2023 che prevede tra l’altro che, ‘l’Agenzia del demanio possa individuare beni immobili di proprietà dello Stato inutilizzati, dalla stessa gestiti, che possono essere destinati ad alloggi o residenze universitarie’” – conclude Schillaci.
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