Catania, 28/06/2023
.
“Sembra una barzelletta, ma purtroppo è una drammaticissima e vergognosa realtà. In estate negli ospedali che fanno capo all’Asp di Catania saranno bloccati i ricoveri programmati perché sono in arrivo i turisti e i siciliani che tornano a casa per le vacanze. E’ L’ultima vergogna di una sanità ormai allo sbando che ogni giorno, sempre di più, punta dritta verso il disastro, senza che questo governo faccia nulla di concreto per evitarlo”.
Lo afferma la deputata del M5S all’Ars Jose Marano che commenta la nota dell’Asp di Catania destinata a sconvolgere i piani dei pazienti degli ospedali di Caltagirone, Paternò, Militello, Acireale Bronte, Giarre, e Biancavilla che dovranno rinunciare alle previste cure in ospedale nel periodo dal 15 luglio al 15 settembre, durante il quale sono previsti solo ricoveri urgenti.
É inammissibile – dice Marano – che in Sicilia si debba scegliere se aprire ai turisti o chiudere gli ospedali. Vorremmo capire cosa ci dobbiamo aspettare ancora. Credevamo di avere visto di tutto, ma, purtroppo, avevano torto. Evidentemente in una terra in cui governa il centro-destra, al peggio non c’è mai fine”.
“Marano sollecita interventi urgenti di Asp e governo che attagliano in particolare l’ospedale di Caltagirone.
“Permangono – dice – forti le criticità della UOC di rianimazione e anestesia di Caltagirone a causa della forte carenza di personale in organico che rischia fortemente di provocare un ulteriore ridimensionamento dei servizi alla collettività. È necessaria una risposta urgente da parte dell’Asp e dell’assessorato alla Salute per evitare che anche nei periodi di luglio ed agosto il peso della rianimazione ed anestesia ricada sulle spalle dei pochi operatori superstiti rimasti in corsia al servizio di tutte le restanti unità operative”.
A sottolineare il momento terribile della sanità siciliana è il capogruppo M5S all’Ars Antonio De Luca
“É paradossale – dice Antonio De Luca – che tutte le notizie negative arrivate in questi giorni dalla sanità siciliana, bocciata da importanti organismi come Agenas. Ministero della Salute e Crea, non sembrano scuotere più di tanto il governo, intento più a litigare con l’opposizione e pezzi di maggioranza, piuttosto che a fare gli interessi dei siciliani. Qui occorrerebbe una sorta di piano Marshall per puntellare un sistema che sta crollando e invece non si fa nulla o quasi”