La deputata ARS: “Situazione sta reggendo con fatica. Occorre subito potenziare gli altri aeroporti come quello di Comiso”.
“L’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo sta reggendo, sebbene con fatica, la mole dei passeggeri in partenza o arrivo schedulati su Catania. Nonostante l’impegno del personale è chiaro che va trovata una soluzione immediata con l’attivazione e il potenziamento degli altri scali, soprattutto quello di Comiso. Oltre questa mole di traffico, difficilmente l’aeroporto di Palermo potrà sostenere ulteriori aggravi”.
A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Roberta Schillaci, membro della Commissione Turismo all’ARS a margine del sopralluogo appena effettuato allo scalo palermitano.
“Vi sono delle criticità – racconta Schillaci – che riguardano i banchi check-in che hanno la competenza di fare il cambio tratta per i voli provenienti e verso Catania che risultano estremamente affollati. L’atavica mancanza di posti a sedere è acuita, nonostante le rassicurazioni della dirigenza, che sostiene di aver disposto nuove sedute. Sono centinaia infatti i passeggeri seduti per terra o sui loro bagagli alla meno peggio. Soprattutto nell’area degli imbarchi infatti c’è una mole enorme di passeggeri in piedi che crea disagio e confusione. Ovviamente con l’aumentare dei passeggeri, anche il sistema di aerazione e climatizzazione ha perso d’efficienza, specie in queste giornate dal grande caldo. Sarebbe inoltre auspicabile il potenziamento dei tabelloni che nella sottostante stazione dei treni, indicano le tratte e gli orari, potenziamento che deve necessariamente riguardare la biglietteria e le macchinette automatiche che risultano spesso lente o fuori uso. E’ chiaro che si avverte l’esigenza di una gestione unica e centralizzata degli scali siciliani dato che quella privatistica, in questo momento di emergenza sta mostrando tutte le sue falle” – conclude Schillaci.