“Il comportamento del governo Schifani è incommentabile. Ha forse smarrito la strada per sala d’Ercole? E mentre cerca la quadra con la sua maggioranza, i problemi dei siciliani continuano ad aspettare”.
Lo afferma il capogruppo del M5S stelle all’Ars, Antonio De Luca, a commento dell’ennesima seduta a vuoto del Parlamento siciliano.
“Vergognoso – dice De Luca – che il governo e la maggioranza non riescano a trovare la quadra sulle norme da inserire nel collegato bis e per questo mandano all’aria l’ennesima seduta d’aula, dimostrando ancora una volta la totale mancanza di rispetto verso il Parlamento. Oggi in aula c’era solo un esponente del governo e quasi nessuno della maggioranza che sostiene Schifani”.
“Occorre – continua Antonio De Luca – riformulare il testo dello stralcio, eliminare tutti gli articoli che hanno come unico scopo quello di regalare qualche mancetta nel territorio di provenienza dei deputati e portare il aula un testo condiviso con temi di carattere regionale”.
Sulla stessa lunghezza d’onda la deputata Stefania Campo che è intervenuta in aula.
“Inaccettabile – ha detto Campo – che da settimane venga disatteso l’ordine del giorno. Questa mancanza di rispetto a quanto pare è dovuta ad un fiume di emendamenti della maggioranza a cui non si riesce a trovare una sintesi. Ne pagano le conseguenze i siciliani. Vorrei capire se c’è la reale volontà di portare in aula il documento o se si sta cercando di temporeggiare fino alle variazioni di bilancio, forse l’assessore ha promesso più di quello che poteva. Vorremmo che in aula arrivasse un testo veramente utile ai siciliani, senza emendamenti assurdi come il presepe di Acireale e che desse risposta agli alluvionati del Trapanese e delle zone di Acate, che trattasse di royalties e dei disabili”.
“Noi – conclude Antonio De Luca – abbiamo proposto emendamenti capaci di dare una risposta concreta ai cittadini e alle imprese che hanno patito danni a causa delle recenti alluvioni, che prevedono il trasferimento di una parte delle somme incassate dalla regione dai colossi dell’energia in favore dei comuni costieri che subiscono un pregiudizio dall’attività estrattiva, che prevedono contributi economici per quei cittadini che installano pannelli fotovoltaici e realizzano comunità energetiche in modo da produrre energia pulita e contenere gli insopportabili costi delle bollette elettriche. È ora che il Parlamento siciliano, recentemente travolto da insopportabili scandali, recuperi il proprio ruolo un tempo centrale”.