Il deputato regionale Adriano Varrica (M5S) lancia l’allarme su una richiesta da parte del Comune di Palermo di riscrittura dell’Accordo con la Regione per 57 milioni di euro di fondi ex Gescal per interventi di riqualificazione urbana nei quartieri Zen, Sperone e Borgo Nuovo che vanificherebbe anni di lavoro. La controproposta del deputato palermitano: “Il Comune chieda solo proroga termini, rinvii qualche intervento non prioritario e cominci a lavorare dopo questo anno di completo immobilismo”.
Palermo 8 luglio 2023 – “L’Amministrazione Lagalla rischia di vanificare anni di lavoro per l’utilizzo dei 57 milioni di euro stanziati oltre un ventennio fa per la riqualificazione dei quartieri Zen, Sperone e Borgo nuovo. Con una nota alla Regione il Comune di Palermo si è avventurato in una richiesta di riprogrammazione delle risorse che prevede l’abbandono di diversi progetti rilevanti, come il parco pubblico con piscina e la riqualificazione della Piazza Achille Grandi allo Sperone e i progetti di riqualificazione verde allo Zen. Il tutto per fare posto, tra le altre cose, alla riqualificazione della Fiera del Mediterraneo. La stessa Regione, di fronte a tale richiesta, ha precisato che ciò comporterebbe l’avvio dell’iter per un nuovo accordo: conferenza di servizi per i pareri dei vari enti, variante urbanistica, procedura di esclusione VAS, approvazione del Consiglio Comunale, sigla di un nuovo accordo, predisposizione di un decreto del Presidente della Regione. Un iter che l’ultima volta è durato quasi 6 anni”. E’ quanto denuncia il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Adriano Varrica.
“Ho subito chiesto una seconda audizione in commissione IV all’ARS – spiega Varrica – del Comune di Palermo e della Regione, dopo quella dello scorso marzo, con l’obiettivo di trovare soluzioni amministrative che tutelino l’interesse primario di questi quartieri ad essere riqualificati. In audizione avevo suggerito al Comune di limitarsi a chiedere una proroga per la realizzazione degli interventi, al più escludendo temporaneamente alcuni progetti secondari per coprire il fabbisogno finanziario relativo all’aumento dei prezzi. Questo limiterebbe le tempistiche per la modifica dell’Accordo esistente e non bloccherebbe l’avanzamento dei progetti”.
“Spero di essere smentito in futuro ma ad oggi i fatti testimoniano uno scarsissimo interesse dell’Amministrazione Lagalla per queste risorse. A parte una stringata nota ad agosto 2022, priva di qualsiasi richiesta concreta, il Comune si è mosso lo scorso marzo solo dopo aver ricevuto la convocazione in ARS da me pretesa. In questo anno ha bloccato tutto: dalla gara per il recupero del Baglio Mercadante (Zen, 10 milioni), alla bozza di protocollo con Sport e salute per la realizzazione del parco sportivo con piscina in via Di Vittorio (Sperone, 8 milioni), all’intesa con la Regione per i 6 interventi sulle scuole, tutte iniziative da me promosse e che sono state accantonate. Nessun progetto ha mosso un solo passo da quando si è insediata questa Amministrazione”.
“Oltre al danno, i cittadini devono subire pure la presa in giro, col surreale e incomprensibile inserimento della riqualificazione di una porzione della Fiera del Mediterraneo ritenuto dall’Amministrazione Lagalla come funzionale al rilancio di Sperone, Zen e Borgo Nuovo. Evidentemente sono disposti a scrivere di tutto pur di sottrarre risorse a questi tre quartieri della nostra città, venendo meno alla destinazione prevista per i 57 milioni. In questo contesto risulta fisiologico che la Regione, vedendo la totale disattenzione del Comune per tali risorse, abbia sottratto poco meno di 10 milioni di euro a Palermo per redistribuirli ad altri enti” – conclude il deputato.
Collage foto: GDS