“Sono soddisfatto del fatto che la proposta da me avanzata durante l’audizione di istituire un tavolo tecnico urgente, sia stata condivisa e fatta propria dalla Commissione. La Regione si farà carico di convocare questo tavolo con Wind, i sindacati rappresentativi dei lavoratori e il Consorzio Sintesi, per trovare una soluzione che garantisca la piena tutela di lavoratrici e lavoratori, in linea con quanto previsto dalla convenzione vigente. Noi monitoreremo i vari passaggi in virtù degli impegni istituzionali oggi presi dalle parti”.
A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Adriano Varrica a margine della Commissione Lavoro all’ARS dove sono stati auditi i rappresentanti del Consorzio Sintesi che oggi hanno anche manifestato davanti Palazzo dei Normanni data l’incertezza del loro futuro occupazionale. Infatti è in scadenza la convenzione con WindTre che l’azienda sembra non intenzionata a rinnovare con il consorzio Sintesi. Ad incontrare i lavoratori anche il vice presidente dell’ARS Nuccio Di Paola e la deputata Roberta Schillaci, membro della commissione Lavoro all’ARS.
“Esprimo la mia solidarietà ai lavoratori che hanno garantito un efficiente servizio a Wind in tutti questi anni – dichiara Schillaci. Quello che ci preme di più è tutelare e salvaguardare i livelli occupazionali ma non solo, vanno tutelati anche i diritti dei lavoratori come l’anzianità di servizio, più tutti i benefit che negli anni sono stati garantiti. Infatti, mentre Wind ha fatto capire che non ha alcun obbligo, i sindacati sostengono che Wind abbia l’obbligo di assunzione. Dobbiamo chiarire al meglio la situazione e per questo abbiamo sollecitato il parere legale, che già il dipartimento lavoro ha richiesto, cui farà seguito una risoluzione in commissione all’ARS. Al netto di tutto ciò, per concludere, non si capisce come mai ci sia stato un rinnovo negli anni, per ben 17 anni, senza che nessuno abbia mai sollevato la questione dell’assunzione da parte di Wind di questi lavoratori che oltretutto, sono lavoratori fragili e per questo vanno doppiamente tutelati” – conclude Schillaci.