“La Sicilia è in vergognoso ritardo per quanto attiene alla depurazione delle acque reflue e paga sanzioni milionarie all’Europa a causa di mancati progetti o cantieri lumaca che si trascinano da anni. Un blocco ci danneggia due volte: Non solo non siamo in grado di spendere le risorse commissariali ma così facendo rischiamo di perdere le risorse europee che pure ci potrebbero aiutare a risolvere il problema della depurazione. Non ci aspettavamo certamente nessuna inversione di rotta del governo Schifani per quanto attiene alla programmazione con i fondi europei considerando la continuità politica con quello di Musumeci, ma fare addirittura peggio, non era un’operazione semplice”.
A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Unione Europea all’ARS Luigi Sunseri a proposito dei ritardi nella programmazione del PNRR ma anche della mancata realizzazione di opere fondamentali per la Sicilia, come gli impianti di tipo fognario depurativo finanziate attraverso fondi europei PO/FESR 2014/2020.
“Il Programma Operativo FESR SICILIA 14-20 – spiega Sunseri – dovrebbe contribuire alla risoluzione delle infrazioni comunitarie in campo fognario-depurativo, tramite il finanziamento di alcuni dei principali interventi in Sicilia. Invece paghiamo sanzioni per oltre 2 milioni di euro al mese per la mancata depurazione delle acque reflue, con buona pace per le tasche dei cittadini e per l’ambiente. Se non vuole incappare in ulteriori sanzioni, la Regione deve spendere almeno 50 milioni di euro da qui a fine anno. Poi ci sono i progetti da mettere a cavallo tra le due programmazioni 14/20 e 21/27. Un traguardo a questo punto improbabile se non si considera cosa non si è fatto prima. L’ulteriore beffa potrebbe essere inoltre quella della restituzione delle somme a Bruxelles” – conclude il deputato ARS.