“In un momento di totale crisi economica e sociale per la Sicilia, i partiti che sostengono Schifani esultano per l’approvazione all’ARS del disegno di legge che resuscita le province. In Commissione Affari Istituzionali però da un lato esultano per la reintroduzione della politica negli enti intermedi, ma dall’altro si lanciano gli stracci perché non sono d’accordo praticamente su nulla, comprese le funzioni e le competenze stesse degli ex enti di area vasta”.
A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Martina Ardizzone e Angelo Cambiano, componenti della I Commissione all’ARS, a proposito dell’approvazione del disegno di legge sulla reintroduzione delle Province.
“La maggioranza – sottolineano Ardizzone e Cambiano – risulta spaccata su tutti i fronti meno che uno, ovvero assicurare organi elettivi, ma poi non hanno accordo su nulla, a partire dalle dimensioni dei collegi, passando per la percentuale di sbarramento, alla data stessa delle elezioni. Ovviamente però si tratta di aria fritta considerando che l’argomento non è una priorità del governo Meloni, che nel frattempo continua a cincischiare. Non si parla di risorse necessarie, anche questo dettaglio non da poco, considerando anche i rilievi della Corte dei Conti. Non hanno idea delle competenze, né dei servizi che gli enti intermedi devono garantire ai cittadini, mentre sarebbe logico parlare prima di costo e di competenze, anche nuove, per rendere pienamente utili questi enti. Le province potrebbero essere utilizzate ad esempio anche per la pianificazione territoriale, o come organo ufficiale di mediazione tra Regione ed Enti locali, diramando inoltre l’annosa questione del prelievo forzoso a livello nazionale. Insomma si tratta di una legge in cui manca tutto. Siamo sicuri che la questione creerà non pochi attriti tra i partiti di maggioranza a Sala d’Ercole” – concludono i deputati.