“Lo diciamo da sempre, la politica deve andare via dalla sanità, se vogliamo questa funzioni. E lo spettacolo indecente che sta caratterizzando in queste ore la spartizione delle poltrone che la governeranno, tra i partiti che sostengono Schifani, è a dir poco indecente, specie se si considera che ciò avviene mentre il sistema sta praticamente collassando, con i pronto soccorso alla canna del gas e le liste di attesa interminabili. Ai partiti diciamo però una cosa: occhio alle nomine, all’Ars non faremo sconti sui curricula e sulle competenze. Sappiamo che il parere della commissione non è vincolante sulle scelte, però siamo pronti a denunciare pubblicamente la minima stortura. La salute dei cittadini va messa nelle mani solo di chi è più competente, non di chi ha più santi in Paradiso”.
Lo afferma il capogruppo della M5S all’Ars, Antonio de Luca che è anche componente della commissione Salute di palazzo dei Normanni e coordinatore della commissione sui Pronto soccorso. “A tutto – dice De Luca – c’è un limite, ma il governo Schifani lo sta ampiamente oltrepassando. I partiti della maggioranza, anziché pensare a come dare risposte ai cittadini, che trovano sempre crescenti difficoltà a curarsi a causa dell’interminabile sequela di disservizi che incontrano, pensano solo a litigare. E la cosa sta penalizzando non solo la sanità, ma anche l’attività parlamentare, prova ne sia che questa settimana, per trovare a sala d’Ercole un deputato della maggioranza, lo dovevi cercare col lanternino. Finché, infatti, non saranno decisi i nomi dei diciotto manager di Asp ed aziende ospedaliere, all’Ars non si voterà nulla di veramente importante”