“Dal presidente Schifani e dal ministro Fitto tante belle parole, purtroppo i fatti dicono tutt’altro. Altro che cercare di non perdere un euro, i governi di centro destra, per la vecchia programmazione dei Fondi per lo sviluppo e la coesione, ci hanno già fatto perdere oltre un miliardo di euro e per la nuova programmazione non si hanno praticamente notizie. Stessa storia per il Pnrr, i dati raccolti dalla commissione che presiedo mostrano una proiezione di spesa lenta e frammentata; la tendenza che emerge è purtroppo chiara: siamo in enorme ritardo e rischiamo di perdere l’irrinunciabile opportunità fornita dal PNRR. Anche sulle Zes belle parole, la verità è che Roma continua nella sua politica accentratrice e non si fida nemmeno dalla regioni governate dal centro destra, come la Sicilia”
Lo afferma il deputato del M5S all’Ars Luigi Sunseri, presidente della commissione UE di palazzo dei Normanni, che sui fondi europei e sul Pnrr da tempo ha acceso i fari per monitorare le spese fatte e stimolare l’esecutivo ad azioni volte a non perdere ulteriori finanziamenti.
“Gli ultimi governi di centro destra – dice Sunseri – sono riusciti a perdere un miliardo di euro relativo all’ FSC 2014 2020, che doveva essere impegnato entro il 31 dicembre 2022 . Ancora non esiste una ricognizione delle opere che sono state definanziate e per le quali non ci sono stati impegni di spesa giuridicamente vincolanti entro il 31 dicembre dello scorso anno. Per la programmazione 2021-2027 non si hanno praticamente notizie. Anche per il Pnrr, i dati che arrivano alla commissione che guido sono tutt’altro che incoraggianti: i dipartimenti regionali, che nel corso degli ultimi sei sette anni sono riusciti a perdere miliardi e miliardi di euro, anche ora sono in grande ritardo”.
Tutt’altro che tenero anche sulle Zes, Sunseri. Il deputato nei giorni scorsi, assieme alla vicepresidente Cinquestelle della commissione attività produttive dell’Ars Stefania Campo, aveva condannato l’atteggiamento accentratore di Roma che col decreto approvato nei giorni scorsi ha praticamente tolto ogni autonomia alle Zone economiche speciali del Sud, comprese le due siciliane.
“Il decreto sulle Zes – dice Sunseri – costituisce la prova della politica accentratrice romana, dove evidentemente non ci si fida nemmeno dei governi sostenuti dai loro stessi partiti, come quello siciliano”.