“Il presidente Schifani, allo stesso modo dei suoi predecessori ha proposto lo stato di emergenza in Sicilia per gli incendi. Assurdo, mai accaduto prima, a ottobre inoltrato. Anche quest’atto figlio dell’attività di prevenzione inesistente che tanti danni ha causato alla Sicilia”.
Lo afferma il deputato M5S e vicepresidente dell’Ars Nuccio Di Paola.
“Se la memoria non mi inganna – dice Di Paola – non era mai accaduto che un governatore proponesse la dichiarazione dello stato di emergenza per gli incendi boschivi in autunno. La motivazione – contenuta nella deliberazione 401 del 18 ottobre 2023 – è legata ad un bollettino meteorologico che indicherebbe nuove impennate delle temperature. L’atto di giunta parla di ‘grave rischio incendi dovuto all’eccezionale situazione meteoclimatica prevista nei prossimi giorni nel territorio della Regione siciliana’ per il quale, in misura eccezionale verranno impiegate circa 1500 unità tra gli operai forestali disponibili e risorse economiche stimate per 650 mila euro”.
“Questa situazione – afferma Di Paola – a dir poco paradossale, induce a due preliminari considerazioni: la prima è di certo sul cambiamento climatico che deve essere affrontato non più come un fenomeno che riguarda solo le istituzioni sovranazionali, ma di cui tutti siamo responsabili, compresi gli organi decisori in Sicilia; la seconda è che la famosa attività di prevenzione, di cui tanto si discute, continua a rimanere un capitolo del libro dei sogni, perché se fosse esistita, di certo non sarebbe stato necessario impiegare un contingente ad hoc ed una somma di spesa straordinaria”.