La deputata ARS interroga l’assessore Albano su caso Trapani. “Anche Schifani si arrende al settore privato”.
“Le IPAB siciliane e il loro prezioso lavoro sono un ricordo. La Regione siciliana alza bandiera bianca e si arrende alla concorrenza dei privati. Con una continuità di inefficienza sconcertante il presidente Musumeci prima, il governo Schifani adesso, non sono stati in grado di presentare una legge di riordino del settore dei servizi e delle società socio assistenziali”.
È il commento della deputata trapanese del M5S, Cristina Ciminnisi, prima firmataria di un’interrogazione sul Residence Marino di Trapani e più in generale, sullo stato di salute delle IPAB siciliane, dopo aver acquisito la risposta scritta all’atto ispettivo giunta dall’Assessora Regionale alle politiche sociali Nunzia Albano.
“Rispondendo alla mia interrogazione – spiega la deputata – l’Assessore Albano dice, in parole semplici e inequivocabili, che per il Residence Marino la Regione non ci metterà un euro: la Regione non è nelle condizioni di affrontare le spese per una riattivazione della struttura e l’IPAB non ha risorse nemmeno per la manutenzione ordinaria. Anche perché (e me lo mettono per iscritto) non possiamo reggere la concorrenza dei privati sui servizi socioassistenziali. Peccato che, già nel 2020, la Corte Costituzionale ha imposto alla Sicilia di legiferare per il riordino delle IPAB. Ma in questi 3 anni né il Governo Musumeci, né il Governo Schifani sono stati in grado di portare in Aula uno straccio di riforma. Ed è così che l’incapacità dei Governi Regionali di centrodestra ci ha portato via un altro pezzo della nostra memoria. Nei territori rimangono abbandonati edifici, giardini, complessi edilizi e che offrivano, grazie a personale oggi lasciato nel dimenticatoio, un servizio preziosissimo per i fragili, le loro famiglie e la comunità” – conclude la deputata ARS.