“L’annullamento del concorso per agente forestale è forse il minore dei mali, che comunque restano e sono ingenti: per i tanti giovani che vi hanno partecipato, per l’immagine della Sicilia e anche economici, tant’è che stiamo valutando i presupposti di un esposto alla Corte dei conti per danno erariale. Se l’evoluzione della vicenda porterà anche ad una processo penale, chiediamo sin d’ora alla Regione di costituirsi parte civile”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca
“Questa vergognosa e triste vicenda – continua De Luca – conferma che la Regione Siciliana e le procedure concorsuali non vanno per nulla d’accordo e questo è grave in una terra affamata di lavoro come la Sicilia. Di questi agenti inoltre abbiamo urgentissimo bisogno e questo stop che allunga le procedure non è un bene né per il buon nome del Corpo Forestale né per la salvaguardia dell’ambiente”
Sull’argomento interviene anche la deputata M5S Roberta Schillaci, componente delle commissioni Lavoro e Antimafia dell’Ars.
“Le regole per la composizione delle commissioni esaminatrici – dice Schillaci– vanno cambiate. Le commissioni non possono essere composte solo da membri interni, come in questo caso, ma vanno fatte con personale misto come avviene in altre Regioni. Dalle audizioni in commissione antimafia è emersa una incongruenza su quanto riferito dal Formez, la società di supporto alla Regione per la procedura concorsuale, e il presidente della commissione sulle procedure di validazione delle domande avvenute la sera precedente il concorso”.
“Ci auguriamo almeno – conclude Schillaci – che questo scandalo serva da monito per la stagione dei concorsi che sta per aprirsi alla Regione. Dobbiamo poter garantire ai nostri giovani, che sempre più frequentemente lasciano l’isola in cerca ci di lavoro, procedure corrette e trasparenti”.