“Stiamo presentando in commissione bilancio una risoluzione che mira a recuperare i fondi che sono andati persi per quanto riguarda le strutture sanitarie quali l’ospedale di Gela, Carini e Siracusa e trovare i fondi all’interno di questa riprogrammazione che destini coperture per realizzare opere che i siciliani attendono da anni come la Siracusa – Gela. Vediamo da che parte sta Schifani”.
A dichiararlo sono i deputati M5S all’ARS Nuccio Di Paola e Stefania Campo a proposito dello Schema di accordo per lo Sviluppo e la Coesione presentato dal governo Schifani in Commissione Bilancio all’ARS.
“Dei 6,8 miliardi della dotazione complessiva del Fondo di Sviluppo e Coesione – spiega Stefania Campo – il governo regionale individua 12 aree tematiche. Per le infrastrutture, sottratti 1,3 miliardi assegnati per il ponte, restano 1,15 miliardi cioè poco più di un miliardo per tutte le infrastrutture siciliane, cifre assolutamente irrisorie se si pensa a tutte le opere di cui necessita la nostra Isola. L’assessore Aricò in questi giorni aveva preso impegni ben precisi per il completamento del lotto 9 della Siracusa – Gela di cui c’è già un progetto esecutivo e che la precedente programmazione aveva finanziato con 350 milioni. Ad oggi del precedente finanziamento non c’è più traccia ma nemmeno dell’impegno assunto da Aricò che prometteva di destinare ulteriori 150 milioni a quell’impegno. Impegno minimo e già ritrattato. L’assessore Sammartino presente durante i lavori di commissione, ci ha assicurato che si sta lavorando a un nuovo accordo di programma ANAS- MIT per finanziare tutti i lotti fino al Lotto 16, ovvero quello del territorio di Gela. Bene anzi doveroso che il governo nazionale intervenga dopo lo scippo fatto alla Sicilia, ma visto che ad oggi non ci sono impegni assunti e non c’è certezza di date, chiediamo che si riveda il miliardo assegnato alle infrastrutture inserendo almeno il Lotto 9 che è già pronto per essere appaltato e che riconfermerebbe il finanziamento precedente più l’integrazione. Alla nostra isola servono certezze, infrastrutture che inneschino collegamenti fra le città e intermodalità, opere sicuramente prioritarie rispetto a tutto” – conclude Campo.