“Elezioni dirette o indirette? Il vero tema per le Province è che mancano le risorse. I partiti continuano a preoccuparsi e a decidere, nelle segrete stanze, solo della modalità delle elezioni, ignorando che le Province oggi non hanno trasferimenti sufficienti, Roma trattiene le entrate, il personale non esiste. Per quanto riguarda la modalità comunque non mi pare ci siano alternative: elezioni di secondo livello, lo impone la Corte costituzionale”.
Lo afferma la deputata regionale M5S , Martina Ardizzone, componente, assieme al collega Angelo Cambiano, della commissione Affari Istituzionali dell’Ars, a commento dell’incontro tra il presidente Schifani e il leader dell’Mpa Lombardo.
“Finalmente – dice Cambiano – si inizia a comprendere il portato dell’incompatibilita’ di rilievo costituzionale delle mire politiche avanzate con il ddl Province rispetto alla legge Delrio. Noi lo avevamo detto già da tempo e, se ci avessero ascoltato, probabilmente il governo non avrebbe ingessato i lavori d’aula su un tema che, davvero, interessa poco alla Sicilia ed ai siciliani, i quali hanno ben altre questioni a cui pensare. Mai ai avrei pensato di dover suggerire sul tema, a politici molto più navigati, di utilizzare la dovuta prudenza anche nelle dichiarazioni. Eppure, le altalenanti opinioni di segno opposto che all’interno della maggioranza si susseguono sul tema, fanno presagire purtroppo che l’ovvia desistenza dal sostenere una norma incostituzionale non sia del tutto maturata”.