“La bufera mediatica sui provvedimenti disciplinari dell’Orchestra Sinfonica Siciliana rischiano di distrarre l’attenzione sul reale tema che interessa al legislatore. La Regione verifichi se il livello di sanzione è compatibile con la libertà di espressione costituzionalmente sancita, ma si occupi principalmente della governance che deve operare nel rispetto delle normative vigenti. In ogni caso la FOSS dovrebbe andare alla ribalta delle cronache per la qualità dei suoi musicisti che sono di altissimo livello e non per le problematiche gestionali e scelte politiche”.
Lo dichiara la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Roberta Schillaci che ha depositato in queste ore una nuova interrogazione ad indirizzo del governo regionale, relative al CDA della fondazione.
“E’ urgente conoscere la posizione della Regione Siciliana – spiega Schillaci – sulle motivazioni per cui non sia stato ricostituito integralmente il Consiglio d’Amministrazione dopo le dimissioni del presidente del CDA Gaetano Cuccio in seguito alla potenziale inconferibilità del Sovrintendente Andrea Peria. Un doppio incarico, quello del sovrintendente, al tempo stesso presidente del Corecom che, in base alla legge regionale n.26 del 2012 articolo 11 comma 29, che statuisce il divieto di cumulo degli incarichi, ha indotto il collegio dei revisori e di conseguenza il CDA a sollevare il caso”.
“Non è chiaro se il soprintendente abbia rinunciato all’emolumento della FOSS, ma tale eventualità ha scalzato l’incompatibilità degli incarichi, considerando che quest’ultimo non aveva lasciato la presidenza del Comitato Regionale per le Comunicazioni? Chiedo ancora una volta all’assessore Amata, di voler porre fine a queste continue diatribe gestionali e certamente politiche che rischiano di annebbiare l’immagine di una fondazione che dovrebbe essere nota al pubblico solo per la qualità dei suoi musicisti” – conclude la deputata ARS.