“La questione della riduzione del numero delle farmacie a Tremestieri, finita sotto la lente della magistratura nel caso Sammartino ha trovato ferma opposizione soltanto nel M5S. È stato infatti della nostra determinata ex consigliera Simona Pulvirenti l’unico voto contrario alla delibera del consiglio comunale che ha portato alla riduzione delle sedi farmaceutiche da 7 a 6, cosa che secondo gli inquirenti avrebbe avvantaggiato un consigliere comunale titolare di una farmacia in quel comune”.
Lo affermano il capogruppo M5S all’Ars Antonio De Luca e il coordinatore regionale Cinquestelle Nuccio Di Paola.
“Non è la prima volta – dice Antonio De Luca – che anche un solo ma agguerrito consigliere M5S si mette di traverso a operazioni discutibili per difendere i diritti e gli interessi dei cittadini contro provvedimenti che, nel caso di specie, come quanto riferitoci da Simona, avrebbe fortemente danneggiato gli interessi dei tremestieresi. Questo a dimostrazione dell’enorme valore del ruolo delle opposizioni che devono essere sempre gli occhi vigili dei cittadini dentro le istituzioni, proprio per evitare derive negative della politica come quelle a cui stiamo assistendo in questi giorni praticamente in ogni angolo della Sicilia e che va assolutamente fermata. Va recuperata a tutti i costi l’etica della politica, per noi, da sempre, un caposaldo non assolutamente negoziabile. La questione morale per noi è, e rimarrà sempre, un valore assoluto”.
“La riduzione delle farmacie a Tremestieri, oltre a danneggiare i cittadini, in particolare quelli di Ravanusa – aggiunge Simona Pulvirenti – è stata fatta anche contro quanto espressamente previsto dalla legge. Anche le modalità di approvazione della delibera che le riduceva, fatta sulla scorta di un decreto dirigenziale della Regione arrivato poche ore prima della seduta consiliare sono state a dir poco discutibili, considerato che per gli atti urgenti da esaminare devono passare 24 ore dall’arrivo. L’atto delle Regione faceva inoltre riferimento ad una proposta deliberativa del consiglio comunale adottata il 18 febbraio 2020 che non ricordo esserci stato. Per questo ho presentato una sospensiva per approfondire la questione, nella quale proponevo anche l’istituzione di una commissione di inchiesta e l’invio degli atti in Procura. La proposta è stata bocciata, per cui sono stata io a denunciare tutto alla magistratura, cosa che ho fatto anche per altre vicende”.
“Persone come Simona – dice Nuccio Di Paola – sono preziosissime per il Movimento e soprattutto per la collettività. È grazie al loro duro e vigile lavoro se spesso vengono a galla situazioni poco chiare che altrimenti rimarrebbero sotto traccia. Per questo stiamo riorganizzando la rete territoriale, in maniera da costruire nei comuni progetti validi, supportati da gruppi solidi e impegnati”.