“L’inchiesta di Palermo, che ha portato, tra gli altri, all’arresto dell’ex consigliere di FdI Mimmo Russo, evidenzia il solito sistema d’affari formato da una triangolazione di interessi: amministratori pubblici infedeli, imprenditori senza scrupoli e cosche mafiose. Sullo sfondo la compiacienza di una politica disponibile ad interessi privati e non a perseguire il bene pubblico. Esponenti politici di volta in volta interessati al denaro e molto più spesso a posti di lavoro in cambio di voti di cui non importa la provenienza”.
Lo affermano le deputate M5S in commissione Antimafia regionale Roberta Schillaci e Jose Marano.
“Dall’indagine – dicono – emergono infiltrazioni su vari aspetti della vita cittadina palermitana un vero attentato alla legalita’ e al buon andamento della pubblica amministrazione. Preoccupa il tentativo di infiltrazione dell’Ippodromo di Palermo che è stato negli anni passati un coacervo di interessi poco chiari. Ecco perché e’ doveroso che la commissione Antimafia Regionale accenda i riflettori sull’intera vicenda, ma occorre ancor di più che i partiti facciano davvero pulizia al loro interno, restituendo alla politica la sua mission di tutela della Res pubblica”.