Intanto a Bruxelles scatta l’interrogazione dell’eurodeputato Giuseppe Antoci: “Ue attivi fondo di solidarietà ”.
“Se non fosse reale, sembrerebbe una barzelletta: Renato Schifani qualche settimana fa ha bussato alle porte dell’Unione europea per chiedere fondi necessari per intervenire sull’emergenza idrica, la stessa porta dalla quale appena due anni prima sarebbe potuto uscire quasi mezzo miliardo di euro per ammodernare il sistema idrico regionale. Alla guida della Regione allora c’era Musumeci che dopo quel clamoroso flop è stato ‘giustamente’ messo alla guida del Ministero della protezione civile. D’altronde quale figura migliore per gestire le emergenze ambientali, se non quella di chi è stato in grado, in una sola battuta, di perdere tutti i fondi a disposizione per l’emergenza idrica?”. A dichiararlo sono il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola e l’europarlamentare M5S Giuseppe Antoci a proposito dell’emergenza idrica in Sicilia.
“Il centro destra è la vera piaga di questa regione – aggiungono Di Paola e Antoci – ben 31 progetti bocciati su 31 presentati. Quei fondi, provenienti dal PNRR, avrebbero consentito l’aumento dellaà delle dighe siciliane, dove spesso l’acqua viene sprecata in assenza delle autorizzazioni necessarie e avrebbero assicurato la manutenzione di una rete di distribuzione ormai in pessime condizioni. Se oggi Schifani chiede l’intervento di Bruxelles è del tutto evidente che il tanto decantato piano da 20 milioni stanziato da Roma i primi di giugno non è affatto sufficiente a coprire i danni. Il piano, lo ricordiamo, prevede la messa in ripristino di pozzi e sorgenti, l’acquisto di nuove autobotti e la sistemazione di quelle già in uso, la riparazione di alcune reti di interconnessione, il potenziamento dei sistemi di sollevamento e di pompaggio comunali, per un numero complessivo di 138 interventi. Si tratta in fin dei conti della solita pezza per tamponare un’emergenza che, invece, andava gestita con gli strumenti ordinari molto tempo prima”.
Intanto il Movimento 5 Stelle ancora una volta produce fatti concreti, come la prima interrogazione parlamentare dei 720 nuovi europarlamentari che affronta il tema della siccità e porta il nome di Giuseppe Antoci.
“La Sicilia, ma anche altre regioni soprattutto del Sud – spiega Antoci – stanno vivendo momenti di forte criticità , una vera bomba sociale che sta minando l’intera economia e la serenità di famiglie e imprese, soprattutto agricole. L’interrogazione chiede alla Commissione Europea di impegnare maggiori risorse economiche e procedere all’attivazione del Fondo di Solidarietà”.
“Inoltre – aggiunge l’eurodeputato – chiediamo di verificare la possibilità dell’applicazione di un’aliquota IVA ridotta sull’acqua imbottigliata. Con questa interrogazione vogliamo testimoniare un grido di allarme che non può essere più ignorato” – conclude Antoci.