Il deputato regionale palermitano da due anni al fianco della famiglia di Agostino Cardovino, giovane vittima di un incidente all’altezza di via Perpignano: “Trasmessa un anno fa diffida per avere un autovelox e altri interventi, ma nulla è accaduto. Se accade un’altra tragedia vado in Procura”
“Da un anno e mezzo sollecitiamo il Sindaco Lagalla ad intervenire per mettere in sicurezza il pericoloso attraversamento pedonale di viale Regione Siciliana all’altezza di via Perpignano, dove quattro anni fa perse la vita Agostino Cardovino, un ragazzo di 17 anni. Ma nonostante le promesse e gli impegni del sindaco Lagalla, nulla è avvenuto. Se accade un’altra tragedia, vado in Procura e lo denuncio”.
Lo afferma il deputato regionale palermitano M5S Adriano Varrica, da due anni a fianco della famiglia del diciassettenne, ultima giovanissima vittima di quel tratto stradale, la notte tra il 20 e il 21 giugno 2020.
“Interrogazioni consiliari, una diffida, due incontri col Sindaco in presenza dei genitori di Agostino, – racconta Varrica – non sono valsi a nulla. Durante questi incontri sono stato testimone di promesse di intervento rivelatesi del tutto vuote. Mi vergogno, a posteriori, di aver ascoltato quelle parole, di aver assistito per ben due volte all’assoluta mancanza di rispetto a genitori che, nel proprio inconsolabile dolore, stanno onorando la memoria del proprio figlio, battendosi con generosità per evitare che altri possano vivere la medesima tragedia”.
“Poco meno di un anno fa – continua Varrica – ho trasmesso una diffida al Sindaco per mettere in sicurezza quel tratto di strada con tutte le misure necessarie, a partire dal posizionamento di un autovelox. Interventi facilmente realizzabili a costi irrisori, eppure nulla si è mosso. Prego di non doverlo mai fare, ma se dovesse verificarsi un’altra tragedia andrò in Procura per depositare tutti gli atti che provano l’assoluta negligenza di Lagalla fino ad oggi. Non esiste nulla di più insopportabile delle Istituzioni che si battono il petto quando si verificano le tragedie e poi non muovono un dito quando possono evitarle”.