Il deputato regionale denuncia la totale inerzia della giunta Lagalla sui fondi destinati un anno fa alle scuole dei quartieri Zen, Sperone e Borgo Nuovo e rilancia la proposta di un protocollo: “Regione disponibile a farsene carico, convocato il Comune in audizione”.
“Nell’ultimo anno, da quando la Regione su nostro impulso ha prorogato la possibilità di utilizzare i 22 milioni per le scuole dei quartieri di Palermo Zen, Sperone e Borgo Nuovo, il Comune non è riuscito a far alcun passo in avanti. Lo ha messo nero su bianco lo stesso Comune in risposta a un’interrogazione del consigliere comunale M5S Giuseppe Miceli”.
Lo afferma il deputato regionale M5S Adriano Varrica, che, per cercare di sbloccare la situazione e non fare perdere questi importanti finanziamenti alla città di Palermo, ha chiesto e ottenuto la convocazione della giunta Lagalla in audizione all’Ars.
“Già nel 2021 – racconta Varrica – avevo portato avanti un protocollo tra Regione e Comune per consentire l’utilizzo di questi fondi ex Gescal. Sono riuscito a trasformare nel 2023 questa mia proposta in una posizione dell’intera Assemblea regionale mediante l’approvazione di una risoluzione, con l’avallo dell’assessore regionale alle Infrastrutture Aricò, che qualche giorno fa ha rinnovato la sua disponibilità in risposta a una mia interrogazione e che ringrazio. Il Comune non può rifiutare questo aiuto, la priorità è realizzare questi interventi. Se le gare non verranno effettuate entro la fine del 2026 i soldi andranno persi”.
Gli interventi che al momento rimangono al palo sono sette: la realizzazione della scuola materna in via Patti e la riqualificazione scuola “Sciascia” (plesso via Smith e plesso via De Gobbis) allo Zen, la riqualificazione scuola “Maritain” a Borgo Nuovo, il recupero della scuola materna in via Pecori Giraldi e la riqualificazione della scuola “Randazzo” e della scuola “Mattarella” allo Sperone.