“Più che una riforma epocale un “brodino” per il governatore Crocetta, che è ormai prigioniero della sua litigiosa e quanto mai divisa maggioranza e dei suoi annunci televisivi, che, alla luce di quanto visto, non è in grado di mantenere”.
E più che critico il gruppo parlamentare all’Ars del Movimento 5 Stelle sul ddl sui liberi consorzi che sostituiranno le Province, che oggi ha avuto il voto finale in Commissione Affari Istituzionali.
“Le uniche cose da salvare di questo ddl – afferma Salvatore Siragusa – sono la scomparsa degli organi politici e la proposta (la cui fattibilità è ancora tutta da verificare, considerate le divisioni tra governo e maggioranza) di sottoporre a referendum consultivo ai siciliani la scelta se eleggere direttamente o meno il presidente del libero consorzio”.
“Abbiamo rispettato il nostro impegno – afferma il neo-capogruppo Francesco Cappello – ma in aula apriremo un nuovo <campo di battaglia> perché non è questa la riforma per la quale abbiamo lottato. Staneremo il governo, grande assente ai lavori della commissione“.
“Le continue marce indietro del governo, che ha ritirato quasi tutti i suoi emendamenti – aggiunge Salvatore Siragusa – hanno tolto anche quel poco di reale sostanza a questa legge. In aula si aprirà una partita nuova tra il Movimento, pronto a cercare di riportare la norma sul piano di una reale, nuova concezione degli enti intermedi, e i partiti, che proveranno a fare di tutto per restaurare lo status quo. Vedremo se Crocetta manterrà veramente le promesse fatte in tv“.