Si è svolta il 29 gennaio scorso un’audizione in Commissione Ambiente all’ARS per discutere del Programma costruttivo di edilizia convenzionata-agevolata che prevede la realizzazione di 45 alloggi da realizzare a Casteldaccia, in località Suppietro.
L’audizione, richiesta formalmente dal consigliere comunale casteldaccese Davide Aiello (M5S), ha visto anche la partecipazione del commissario ad acta Traina, nominato per l’adozione dello stesso Programma.
Tra le criticità fatte emergere dal consigliere Aiello, all’art. 5 della legge regionale n.1 dell’’86 si prescrive che la delimitazione delle aree costituenti il Programma costruttivo deve essere effettuata dal Comune a mezzo del proprio ufficio tecnico. Invece, in questo caso sono state le ditte, in sede di presentazione del progetto, ad individuare le aree; aree, che sono classificate come zone E, cioè di verde agricolo.
Ed ancora, all’art. 25 della legge regionale n.22 del ’96 si prevede che i programmi costruttivi debbano essere localizzati occupando aree del territorio comunale secondo un preciso ordine di priorità. In prima battuta vanno utilizzate le zone “C”, zone che nel 2005 erano presenti, e, in ultima ipotesi, il programma può essere allocato in zona di verde agricolo purchè siano contingenti ad altre zone urbanizzate per favorirne un’immediata urbanizzazione. Ovviamente, la zona scelta in località Suppietro per la costruzione di questo piano non risulta essere contigua all’ambito urbanizzato, come si può evincere dal parere dell’assessorato territorio e ambiente del 4 aprile 2012, nel quale viene sottolineata la necessità di costruire una strada. Ad oggi le zone “C” presenti sul territorio casteldaccese risultano di modeste dimensioni; di contro, il Comune poteva prevedere di ripartire il piano in distinti programmi in modo da insediare gli abitanti in porzioni residuali di aree “C” ancora libere in altre parti del territorio comunale.
“Le zone destinate a verde agricolo non sono, per loro natura, idonee ad accogliere insediamenti di edilizia residenziale pubblica”. Così, il consigliere penta stellato, continua “La legge ammette deroghe se nella comunità prevalga un’esigenza abitativa, particolarmente avvertita. Allo stato attuale non sembra che la comunità casteldaccese avverta tale esigenza, anzi. Delle ultime lottizzazioni realizzate, tantissimi immobili risultano ancora invenduti, e la crisi del mercato immobiliare non fa ben sperare”.
Il commissario Traina da parte sua ha accolto le osservazioni esposte dal Consigliere, e ha promesso di aggiornare il consiglio comunale non appena riceverà da parte dell’UTC di Casteldaccia la relazione che ha richiesto sul Programma costruttivo.