La deputata M5s Angela Foti: “L’assessore dimostra, ancora una volta, l’inadeguatezza al ruolo conferitole e il totale disinteresse nei confronti delle problematiche”
“Un governo regionale fantasma, ingiustificato e ancora una volta assente agli incontri che riguardano il futuro della Silicon Valley siciliana e dei dipendenti Micron”. La deputata M5s Angela Foti lancia il suo duro attacco contro l’assessore Vancheri dopo che quest’ultima non si è presentata all’incontro tenutosi ieri al ministero dello Sviluppo Economico (MISe); un incontro tra le organizzazioni sindacali e i vertici della Micron, presente il responsabile dell’unità gestione vertenze del Ministero, Giampiero Castano.
“Come di consueto, – continua Foti – in linea con quanto già fatto in passato, l’assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana ha snobbato l’invito, disertando il tavolo delle trattative che vedeva l’azienda Micron e le associazioni sindacali tracciare il futuro della microelettronica nella nostra Regione. Dimostra, ancora una volta, l’inadeguatezza al ruolo conferitole e il totale disinteresse nei confronti delle problematiche in questione. Ci chiediamo come mai il Governo regionale non intervenga con forza, come richiesto da tutte le parti coinvolte, per salvare quello che è un settore così strategico per la Sicilia e ci si chiede perché il presidente Crocetta non intervenga fermamente e severamente nei confronti del proprio assessore. Tutto ciò corrobora le motivazioni che ci hanno spinto a presentare la Mozione di censura nei confronti dell’assessore delle Attività Produttive”.
“Un prossimo appuntamento per verificare la situazione potrebbe essere calendarizzato per settembre, dopo la pausa estiva. – così in conclusione la parlamentare Cinquestelle – L’assessore Vancheri riuscirà a brillare per la sua assenza anche questa volta?”.
1 commento
Questa e’ una manchevolezza di dimensioni colossali – Ma non si e’ sempre detto che le attivita del futuro sono, principalmente, quelle della tecnologia avanzata. Per questo solo motivo la Regione doveva intervenire energicamente nella risoluzione del problema, sia per salvare i posti di lavoro ma sopratutto il patrimonio tecnico e scientifico rappresentato sia dai lavoratori che dalla societa’. L’ignavia dimostrata non lascia spazio a scuse di alcun genere. Sicuramente e’ stata sottovalutato l’insieme della situazione , ma si e’ ancora in tempo per riparare la svista.