A rischio sopravvivenza il reparto di eccellenza odontoiatrica speciale riabilitativa* del Vittorio Emanuele di Catania, presidio ospedaliero del noto Ferrarotto. Scatta la mozione dei deputati M5s all’Ars che richiedono anche un’audizione urgente in commissione Servizi sociali e Sanitari.
“Che strane abitudini in Sicilia, quando qualcosa funziona, giunge il tempo di demolirla”. Così la deputata Cinquestelle Angela Foti che, attraverso l’atto parlamentare del quale è prima firmataria, impegna il governo regionale ad “attivarsi, nel più breve tempo possibile, affinché venga supportata la preziosa attività condotta nel reparto ed assegnando ad essa le risorse necessarie”.
“Il Vittorio Emanuele – denuncia la deputata catanese Foti – è stato privo di un manager per un anno e mezzo, impedendo una programmazione ed interventi efficaci; inoltre, a ottobre scadranno i contratti di numerosi collaboratori, che da sette unità diventeranno tre; mentre la fisioterapista che si occupa della riabilitazione dei pazienti ha un contratto scaduto dal 15 agosto scorso e nessuna novità in merito al rinnovo”.
Nell’audizione che si terrà nelle prossime settimane si parlerà anche della paventata realizzazione del Dipartimento medico-specialistico dedicato alle persone con disabilità, in grado di raccogliere in un unico centro catanese i migliori specialisti nel settore. Già l’assessorato regionale alla Salute, con nota ufficiale del 29 aprile 2013, ha proposto e ottenuto la concessione in comodato d’uso gratuito all’Asp di Catania dei locali dell’ex ospedale San Luigi-Santi Currò, per la realizzazione di un Punto territoriale di assistenza (Pta), nel quale integrare un progetto di accoglienza medica a favore delle persone con disabilità. “Di tale progetto – conclude Foti – non si ha, però, più alcuna notizia”. All’iniziativa aderiscono anche deputati afferenti altri gruppi parlamentari, Tra questi: Raia, D’Asero e Barbagallo.
Intervengono anche le molte associazioni che hanno sottoscritto la lettera inviata alle autorità istituzionali regionali e sanitarie: “Non riusciamo a spiegarci come mai, dopo più di due anni dall’avvio dell’iter realizzativo per quanto richiesto, e dopo gli annunci che facevano pensare ad una imminente conclusione positiva della vicenda, ancora non ci sia alcunché di concreto”. Le associazioni che tutelano i diritti dei disabili sono allarmate perché, non solo non vedono realizzato il Dipartimento del quale da tempo si discute, e su cui erano già stati assunti impegni istituzionali, ma anche perché paventano il concreto rischio che possa sospendersi il servizio di “odontoiatria speciale”. “Alla luce di quanto sopra, chiediamo vengano superati gli impedimenti tutt’ora presenti e che venga realizzata, peraltro pressoché a costo zero, un’opera come il Dipartimento per la Disabilità, che non solo rappresenterebbe una indiscutibile, efficace risposta ai bisogni medico-specialistici delle persone con disabilità, ma anche una risposta di civiltà e dignità da parte delle Istituzioni alle istanze di una parte di società sofferente e debole che va tutelata e non discriminata”.
* L’Unità operativa dedicata alle patologie odontoiatriche dei pazienti disabili,guidata dal dottore Giuseppe Spampinato, nasce nel 2003 (la prima in Sicilia) prevedendo la risoluzione di tutti i problemi odontoiatrici del paziente e la diagnosi e cura di altre patologie. Grazie al lavoro dell’equipe e ai protocolli sviluppati, unici al mondo, nei dieci anni di attività dell’U.O. sono stati curati più di undicimila pazienti diversamente abili ed essa è divenuta un vero e proprio centro di eccellenza, primo in Europa per numero di interventi e per la qualità del servizio, punto di riferimento nazionale per i pazienti diversamente abili e gravemente malati, come i sieropositivi, con decine di premi ricevuti a livello internazionale.