“Preferisco non alimentare quella che potrebbe solo rappresentare una squallida polemica tra me e non meglio precisati componenti o sedicenti tali di un Meetup che parlano, senza averne titolo, a nome del Movimento e che ottengono, inspiegabilmente credito attraverso la stampa – commenta Matteo Mangiacavallo, il deputato dell’Agrigentino all’Ars – desidero, piuttosto, ritornare sul merito delle prossime elezioni amministrative ad Agrigento”.
“Come riferito diverse volte agli organi di informazione, – aggiungono tutti e 14 i parlamentari all’Ars Cinquestelle – il Movimento 5 Stelle ha avviato da tempo, anche in quell’importante Comune, un percorso che punta all’obiettivo finale della presentazione di una lista e di un candidato a sindaco alle prossime consultazioni amministrative. Essendo presenti diversi gruppi di lavoro sul territorio, che noi denominiamo Meetup, è stata costituita un’assemblea congiunta che li racchiude tutti. Come in ogni partito, o forza politica, o Movimento, o gruppo di persone, l’assemblea è l’unico luogo democratico in cui avviene il confronto e vengono prese le decisioni. Non è una regola del Movimento, è una regola di sana convivenza civile tra persone che possono anche non pensarla allo stesso modo”.
“Ad Agrigento esiste un’assemblea – conclude Mangiacavallo – alla quale non è stata sottoposta la candidatura del dott. Aurelio Bruno, non è stato proposto un metodo di scelta dei candidati e non è stato chiesto se svolgere o meno le primarie cittadine. Fin quando ciò non avverrà e l’assemblea non ratificherà le decisioni prese al suo interno in maniera collegiale, ogni tentativo di “imporre” scelte diverse attraverso comunicati stampa, verrà rigettato al mittente. Ciò premesso, non escludiamo altri candidati che non siano Emanuele Dalli Cardillo, ma desideriamo che qualunque proposta, proveniente anche dai singoli cittadini, sia sottoposta alle valutazioni dell’assemblea”.
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Dopo tantissimi tentativi la decisione finale era inevitabile.