La parlamentare: “Nell’isola si sotterrano oltre 200 milioni di euro l’anno: potrebbero creare ricchezza”.
La commissione parlamentare Ecomafie in Sicilia per una tre giorni che cercherà di fare il punto sul ciclo dei rifiuti urbani nell’isola.
Il Movimento 5 Stelle invita la deputazione a visitare uno dei luoghi “caldi” del settore rifiuti, la discarica tra Misterbianco e Motta, e ad ascoltare il comitato locale “No discarica”, che da tempo lotta per chiudere un impianto “che non avrebbe mai dovuto essere aperto”.
“Anche per questa discarica – dice la deputata Cinquestelle all’Ars, Angela Foti – è stato messo alla porta l’ex assessore Marino, che coraggiosamente aveva messo ordine nella ricostruzione delle autorizzazioni prodotte dall’assessorato Ambiente e aveva osato far luce sull’iter autorizzativo, non solo di Valanghe di Inverno”.
“La commissione ascolti il comitato – dice la deputata – gli si dia l’opportunità di avere interlocutori non condizionati dagli equilibri dell’inguardabile maggioranza di Crocetta”.
Per il Movimento 5 Stelle è impensabile continuare a gestire il ciclo dei rifiuti come si è fatto finora, consumando una vera tragedia economica ed ambientale.
“Ogni giorno – afferma Angela Foti – oltre 6.000 tonnellate vengono sotterrate nelle poche e quasi sature discariche siciliane, senza che il governo, neppure questo governo, riesca a concretizzare azioni che non siano ordinanze che autorizzano maggiori carichi giornalieri e dimezzano la durata del trattamento di biostabilizzazione dell’umido. Centinaia di compattatori attraversano in lungo e largo le strade siciliane alla ricerca di una discarica, e tutto a spese dei cittadini, che alimentano un giro d’affari di oltre 200 milioni di euro l’anno, riservato ai proprietari delle discariche. Proprietari, che si contano sulle dita di una mano, troppo spesso legati a filo doppio alla politica o invischiati in note vicende giudiziarie, fatte di corruzione, malavita e mafia . E così, inesorabilmente, il popolo siciliano viene accompagnato al baratro, tenuto per mano dal presidente Crocetta, forse il peggiore dei presidenti dell’ultimo decennio”.
“Eppure – continua la parlamentare – le soluzioni serie, concrete e sostenibili per cambiare rotta e uscire da questo incantesimo sono a portata di mano. Tanto vicine quanto irraggiungibili a causa della mancanza di volontà politica. Ed è un vero peccato: bloccando la filiera del riciclo e del riuso si congelano migliaia di posti di lavoro reali, produttivi, che si pagherebbero con i 200 milioni sprecati nel giro delle discariche. Mi preme ricordare che riduzione, riuso e riciclo non sono un vezzo, ma un obbligo di legge, che oggi ci vede sottoposti a procedura di infrazione europea”.
1 commento
Concordo pienamente con quanto esposto da Angela Foti. Però mi dispiace rilevare che si parla e si combatte troppo poco per la riduzione a monte dei rifiuti. A monte significa nella produzione di contenitori e imballaggi che anche il cittadino più ambientalista che ci sia è costretto a subire impotente. Mancano norme che ne vietino la produzione ed è lì la vera battaglia che non combattiamo. La riduzione a monte dimezzerebbe di fatto la produzione dei rifiuti e quindi il problema delle discariche sarebbe in gran parte ridimensionato, così come quello della raccolta differenziata.