Il termine scade il 4 aprile.
Nessuna proroga per dare al possibilità agli Enti locali siciliani di stipulare mutui per la ristrutturazione delle scuole o per la costruzione di edifici scolastici. Il governo Renzi e Faraone hanno risposto picche alla richieste arrivate dalla Sicilia di prorogare il termine ultimo per consentire a Comuni ed ex Province di saltare in corsa sul treno che avrebbe consentito loro di poter accedere a mutui trentennali con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato per mettere qualche toppa alla fatiscente edilizia scolastica isolana.
Il termine dato ai Comuni per inviare la domande alla Regione scade il 4 aprile, un lasso di tempo troppo stretto se si considera che il bando sulla gazzetta regionale era stato pubblicato solo il 20 marzo scorso. Una volta ricevute le domande, la Regione dovrà inviare entro il 30 aprile al Miur al Ministero dell’Economia e a quello delle Infrastrutture i piani regionali triennali di edilizia scolastica redatti sulla base delle richieste presentate dagli Enti locali.
“Un’occasione ghiottissima . dicono le deputate all’Ars Valentina Zafarana e Angela Foti – che rischia di andare persa per l’insensibilità del governo centrale. La Sicilia, rispetto ad altre regioni, avrà anche ritardato a pubblicare il bando sulla Gazzetta regionale, ma è anche vero che un mese di proroga non scombussolerebbe i piani statali ma cambierebbe tantissimo a parecchi Comuni. Noi abbiamo sollecitato la Regione, ma ci risulta che le richieste di proroga a Faraone siano state fatte in tutte le salse, e, finora, non c’è stato nulla fare”.
Le falle nel sistema non sono solo i tempi strettissimi.
“Manca – dicono le deputate – anche il decreto ministeriale che autorizza la ripartizione delle somme stanziate tra le regioni”.
L’avviso, pubblicato in Gazzetta una manciata di giorni fa, probabilmente non sarà arrivato a conoscenza nemmeno di tutti gli Enti locali siciliani. Per colmare questo gap il M5S si è attivato, attraverso i meetup isolani, inviando loro alcuni stampati per sollecitarli a sfruttare l’irripetibile occasione.
“Un’iniziativa simile – dice la deputata alla Camera Chiara Di Benedetto, che si sta occupando di questa operazione – il Movimento aveva lanciato lo scorso anno in occasione della presentazione della domanda per consentire agli Enti locali di usufruire di una quota parte dell’otto per mille delle tasse destinato all’edilizia scolastica. Grazie ad un emendamento del M5S, infatti, è ora possibile destinare l’otto per mille delle proprie imposte anche ad opere di ristrutturazione e messa in sicurezza degli istituti scolastici”.