“Quasi 200 pratiche di Valutazione Ambientale Strategica in attesa all’assessorato al Territorio e Comuni di conseguenza con l’acqua alla gola”. E’ l’allarme lanciato dal presidente della commissione Ambiente, Giampiero Trizzino, che sollecita la Regione a correre immediatamente ai ripari.
“I comuni – afferma Trizzino – rischiano di rimanere imbrigliati da questa operazione e di perdere cospicui finanziamenti. Vengono bloccati importanti strumenti come i piani regolatori , quelli di utilizzazione del demanio marittimo e i piani urbani della mobilità, mettendo a rischio grossi investimenti da parte delle amministrazioni comunali.
E’ quanto accade, per esempio, a Bagheria, dove l’iter di approvazione del PRG e del Piano particolareggiato del centro storico, di cui il Comune ha assoluto bisogno per dare impulso al recupero del nucleo storico, non può avviarsi, bloccando qualsiasi trasformazione urbanistica pubblica e privata e la programmazione triennale sulle opere pubbliche. Oltre al PRG, poi, il Comune di Bagheria attende da anni anche il PUM (Piano Urbano della Mobilità), la cui progettazione è stata finanziata con fondi regionali e che deve obbligatoriamente essere rendicontato entro la fine del 2015.
“Abbiamo già fatto apportare dei miglioramenti al PUM – dice l’assessore all’Urbanistica di Bagheria Luca Tripoli – che adesso verrà inviato alla Regione per l’approvazione. Se anche su questo piano si dovesse tergiversare, il Comune subirebbe un danno di oltre 130.000 € e sarebbe costretto a presentare il conto alla Regione”.
1 commento
Ricordo che per gli appassionati del bel vedere della nostra bella sicilia che la gestione della valutazione ambientale strategica de bene comune, si scontra con la gestione burocratico-politico e affaristica. L’intreccio che c’è tra organi dell’assessorato dei beni culturali e in special modo con le soprintendenze con quello del territorio fa si che il rilento diviene quasi un bene placito al non operare, per bloccare tutto, o in qualche caso far passare alcune. Ricordo che nella quasi totalità dei casi i burocrati degli assessorati, soprintendenze e organi dell’assessorato al territorio nelle loro rotazione sono sempre gli stessi, si favoriscono e fanno favori. Gli inadempimenti, ed il rilento viene dichiarato per motivi gestionali di mancanza di mezzi e di risorse umane qualificate, in questo modo si possono assumere esperti “super qualificati” (, ma si preferisce un maestro di piano esperto di calamità naturali e non un geologo a disposizione dell’amministrazione). Cosi si vede che il primo dirigente della soprintendenza divine dirigente del territorio e viceversa e quindi non è cambiato nulla. Quindi se un politico legato ad un burocrate e a sua volta ad un amministratore può prendere i finanziamenti allora le procedure si attivano ed un giorno è fuori dalle stanze degli apparati- (credetemi sulla parola)- mentre se si deve osteggiare ci sono tanti ostacoli da anteporre. Fate delle interrogazioni ed indagini vedete cosa salta fuori. Un Prg è legato anche all’edilizia e senza piano regolatore che stabilisce le regole sulla base della valutazione strategica si va avanti così ed addirittura con il silenzio assenso, basta che per inefficcenza si passi il limite ed il giuoco è fatto.