Sette mesi di silenzio, è questo il tempo trascorso dalla data di deposito dell’interrogazione M5S, a prima firma del deputato Francesco Cappello, che non ha ancora ottenuto alcuna risposta né dal governatore Crocetta né dall’assessorato alla Sanità. Oggetto dell’interrogazione, la nomina e la successiva riconferma del direttore sanitario dell’Asp 3 di Catania, il dr. Franco Luca, che risulterebbe attualmente titolare di altri innumerevoli incarichi.
I Cinquestelle all’Ars, nel frattempo, non smettono di scoprire e denunciare i pasticci combinati da questo governo. “Si tratta di un direttore – afferma il parlamentare Cinquestelle – che potrebbe essere attualmente incompatibile con la carica ricoperta”. “Un vero mistero – aggiunge Cappello – dato che non si trovano atti ufficiali e la Regione non intende rispondere ad un atto parlamentare depositato, addirittura, il 12 dicembre scorso”. A quanto pare, il dr. Luca, sarebbe presidente delle Acli provinciali di Catania; presidente regionale del patronato Acli; presidente dell’Ente Acli istruzione professionale associazione agenzie formative per la Sicilia; consigliere nazionale Acli e componente della stessa direzione nazionale della Associazioni cristiane lavoratori italiani. “E chi più ne ha più ne metta, – continua Cappello – ovviamente, questi incarichi sarebbero del tutto incompatibili con quello che riveste Luca per l’Asp catanese. Ancora più ovvio è lo spreco di denaro pubblico. Infatti, qualora l’incompatibilità e l’inconferibilità fossero confermate, quanti sarebbero i soldi pubblici sprecati per pagare un medico che si trova per mesi e mesi in una posizione organizzativa nella quale non potrebbe stare?”.
Ma non finisce qui, la stessa Asp 3, la seconda azienda ospedaliera più grande d’Italia, è ancora oggi, dopo anni di commissariamento e nomine flash, priva di un direttore generale. “Solo da pochi giorni l’assessorato ha trasmesso in I commissione all’Ars la nomina di Giuseppe Giammanco, – conclude la deputata Angela Foti, anche lei componente del gruppo parlamentare M5S all’Ars – mentre la sanità di un intero territorio è ormai allo sbando”.