Intanto prosegue la marcia di avvicinamento verso il referendum del 17 Aprile. Sabato convegno a Palermo con professori universitari ed ambientalisti
“Il caso del ministro Guidi, e degli interessi dei petrolieri in Basilicata, sono la dimostrazione dell’intreccio tra il governo nazionale ed il vecchio modello energetico che ha avvelenato questo Paese. Oggi i sostenitori del non voto sono stati smascherati. Il 17 Aprile non voteremo soltanto contro le trivellazioni, ma anche contro una classe politica che prova a mettere a tacere gli italiani sul futuro della loro terra”.
Cosi i deputati M5S all’Ars Giampiero Trizzino, Gianina Ciancio, Giancarlo Cancelleri e Giorgio Ciaccio, al termine della trasferta in Basilicata, in occasione della manifestazione di ieri promossa dal M5S in seguito allo scandalo che ha portato alle dimissioni del ministro dello Sviluppo economico, Guidi.
“Il modello industriale per il Meridione – sottolineano i parlamentari – non ha mai funzionato. Dobbiamo ribellarci al vecchio ricatto occupazionale che ci fa accettare la morte pur di portare a casa un pezzo di pane. Dobbiamo pretendere un lavoro rispettoso della dignità e delle ambizioni dell’essere umano, un lavoro che dia sviluppo per le generazioni future nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità”.
Intanto prosegue la campagna informativa sul referendum contro le trivelle, nella speranza di sconfiggere l’avversario numero uno del prossimo appuntamento con le urne: l’ astensionismo.
Sabato pomeriggio sul tema verrà tenuto un convegno a Palermo (Cavalieri hotel di via S. Oliva) cui parteciperanno Alessandro Giannì, (Greenpeace) Franco Andaloro (Wwf), Paolo Guarnaccia (Università di Catania) e Vincenzo Naso (Università Sapienza di Roma). Modereranno i parlamentari M5S Giampiero Trizzino e Ignazio Corrao.