Cancelleri dopo lo scandalo Montante, dove si ipotizza un grosso finanziamento in nero a Crocetta: “Basta con queste schifezze, bisogna recepire la legge nazionale”.
“I meccanismi di finanziamento delle campagne elettorali comunali e regionale devono essere trasparenti anche in Sicilia. Tutti devono sapere quanti soldi arrivano ai politici per la loro campagna elettorale e da dove arrivano, soprattutto da chi arrivano. La verifica della congruità della spesa e delle somme ci libererà da finanziamenti di dubbia moralità. Dopo tutto quello che sta emergendo dallo scandalo Montante non è più rinviabile, per questo motivo la settimana prossima presenteremo un apposito disegno all’Ars che prevede il recepimento della norma nazionale che permetterebbe il controllo delle rendicontazioni delle spese alla Corte d’Appello. Vedremo chi potrebbe sbarragli la strada, dovrebbe spiegarlo per bene prima che a noi alla collettività”.
Così il deputato al’Ars Giancarlo Cancelleri all’indomani dell’o scandalo Montante, dove si ipotizza un mega finanziamento a favore di Crocetta per le regionali del 2012.
“Casi come questo o quello Morace nel recente passato – afferma Cancelleri – puoi solo ipotizzarli alla vigilia, ma si cominciano ad accertare solo dopo l’intervento dei magistrati. Diverso sarebbe se tutti i movimenti di denaro fossero tracciati capillarmente e sottoposti al controllo della Corte d’Appello, come avviene nelle regioni a statuto ordinario per legge. Basterebbe poco a colmare questa lacuna e a stoppare eventuali finanziamenti sotterranei: basterebbe far recepire all’Ars la norma nazionale. Noi ci proveremo”.
“Per la cronaca. Il M5S – conclude Cancelleri – nel 2012 e nel 2017 è stata l’unica forza politica ad andare alla Corte d’Appello a presentare la rendicontazione delle spese effettuate per il candidato presidente della Regione”.