Deceduti, pensionati, soggetti con procedimenti penali in corso e persone che, secondo la data di nascita pubblicata, dovrebbero ancora nascere. “La nuova graduatoria dei formatori pubblicata dal dipartimeno dell’istruzione e della formazione professionale – affermano i deputati regionali del M5S componenti delle V commissione dell’Ars, Giovanni Di Caro, Roberta Schillaci, Nuccio Di Paola e Giampiero Trizzino – è una saga degli orrori e, pertanto, va ritirata subito. Dentro c’è di tutto, dai defunti, ai pensionati a soggetti con procedimenti penali in corso. E le assurdità potrebbero essere anche di più, considerato che queste anomalie vengono fuori solo dopo un esame non certo approfondito. L’assessore Lagalla non può che fare l’unica cosa sensata in casi come questo, ritirarla e procedere alla revisione, tenendo presente che c’è tantissima gente che aspetta da tempo, non la si pùò condannare all’attesa infinita”.
“Sul fronte occupazione e formazione il governo Musumeci – continuano i deputati – sta ripercorrendo lo sciagurato sentiero del precedente esecutivo: solo ritardi e scivoloni in serie. Per la verità, non è che ci aspettassimo grandi cose dalla nuova giunta, ma è sotto gli occhi di tutti che a quasi un anno dal suo insediamento, e non solo sul fronte occupazionale e formativo, non ha cavato un solo ragno dal buco”.
1 commento
Ennesimo psicodramma per gli operatori della formazione professionale in sicilia.
Il 14 settembre u.s., il Dirigente Generale del Dipartimento dell’Istruzione e della Formazione Professionale ha approvato le definitive modifiche dell’allegato A già evaso il 23 luglio in merito all’aggiornamento e la pubblicazione dell’Albo regionale del personale docente e non docente istituito in regione Sicilia.
Gli operatori interessati, nel rispetto dei termini di legge e secondo uno specifico questionario redatto dal Servizio V° del Dipartimento, hanno fatto pervenire le richieste di iscrizione e/o variazioni per il loro mantenimento dei requisiti.
Quindi tutto regolare? Fino al punto di essere pronti per la pubblicazione nella gazzetta -GURS-?
ASSOLUTAMENTE NO!
Scorrendo i nominativi nell’aggiornato Albo regionale si scopre che sono tuttora inseriti addetti deceduti da tempo, di altri che sono già in pensione o di chi, essendosi licenziato, ha cambiato settore e magari ora insegna in scuole statali o lavora in fabbriche al nord. Da questo ne deriva quello smisurato ed sproporzionato numero di addetti.
E’ COLPA DELLA BUROCRAZIA?
No, colpa di una gestione e una conduzione che nel tempo non è mai cambiata.
Se l’Albo unico regionale doveva essere uno strumento per tutelare gli operatori degli “Sportelli e degli Interventi” ed essere un complemento da cui attingere le risorse umane necessarie per la gestione – chiara e trasparente – della Formazione e dell’Orientamento al lavoro in tutta la regione siciliana, ebbene ancora una volta prevalgono gli interessi di una becera politica che vuole mantenere un carrozzone per scopi elettorali con commistioni di mafie e massonerie e la prova è nel dato che tra il personale sono ancora inseriti “loschi personaggi” sottoposti a provvedimenti giudiziari con misure restrittive in quanto inquisite per truffe ai danni della Regione e dell’UE.
Assessore Lagalla eviti un’altro scivolone come i suoi predecessori e faccia chiarezza ritirando immediatamente l’allegato A.
Questa sacca di precariato non può più subire episodi del più becero affarismo e clientelismo politico. Regole chiare e trasparenti, iniziando con la revoca degli accreditamenti degli Enti che non assumono attraverso l’Albo unico regionale.