I deputati regionali 5 stelle contro l’articolo 2 del collegato alla Finanziaria che prevede la realizzazione di una struttura unica in via La Malfa, dove allocare gli uffici della Regione. “Su una vicenda di questo rilievo non si può bypassare il consiglio comunale e inoltre, prima occorre avere contezza precisa delle spese per gli affitti e del numero di immobili della regione a disposizione”.
M5S: “Centro direzionale regionale, mille ragioni per non farlo in questo modo. Orlando non faccia il passacarte di Musumeci”.
“Sì al centro direzionale regionale, ma certamente non in questo modo. Una materia importane come questa va tolta dal collegato e trattata in separata sede, e, comunque, non può essere realizzata bypassando il consiglio comunale di Palermo e senza avere precisa contezza degli affitti della Regione e degli immobili che essa ha a disposizione”.
Il M5S all’Ars a testa bassa contro l’articolo 2 del collegato alla Finanziaria approvato oggi in commissione Bilancio, che prevede l’allocazione degli uffici regionali in un’unica struttura da realizzare in via Ugo La Malfa, a Palermo.
“Presenteremo il soppressivo in aula – dice Luigi Sunseri – su una materia del genere che rischia di stravolgere il traffico in una zona non servita dal tram, dalla metro, dove saranno trasferiti 4500 dipendenti regionali e convogliata una utenza non quantificabile. Su un tema del genere non basta l’accordo a tre tra Musumeci, Armao il sindaco di Palermo. Orlando coinvolga il Consiglio comunale e non si limiti a fare il passacarte di Musumeci”.
“Il M5S – dice Giampiero Trizzino – non è contrario al centro direzionale, ma è contrario al metodo con il quale lo si vuole autorizzare. Imporlo con legge regionale, in deroga alle norme in materia di edilizia, addirittura bypassando il piano regolatore comunale, è un affronto. Se lo si vuole realizzare, si proceda come per tutte le costruzioni: si chiedano le autorizzazioni agli uffici preposti e si lasci scegliere al Comune dove e come deve essere costruito. Con questo articolo, la Regione sta imponendo dall’alto un’opera che non solo rischia di essere completamente decontestualizzata, ma addirittura di intralcio per la vita stessa della città, a partire dal traffico veicolare, che in Via Ugo la Malfa è già abbastanza congestionato”.
“La Regione, prima di avviare un’opera del genere – afferma Nuccio di Paola – dovrebbe avere contezza precisa di quanto spende per gli affitti e, soprattutto, degli immobili vuoti dove allocare gli uffici. Cosa che a quanto pare non è semplice, visto che, come ha denunciato Repubblica nei giorni scorsi, i dati sul censimento milionario degli immobili regionali non sono stati mai visionati da alcuno. Ci piacerebbe capirne il motivo, visto che il censimento è stato pagato con soldi pubblici. Per questo stiamo valutando un esposto alla Corte dei Conti e alla magistratura”.