“Musumeci la smetta di fare come il bambino prepotente che quando non può vincere la partita porta via il pallone, impedendo ai suoi compagni di giocare. Abolizione del voto segreto o paralisi di sala d’Ercole è un aut aut inaccettabile in un contesto democratico, specie se si ricorda che proprio Musumeci ed il suo gruppo, nella scorsa legislatura, votarono contro l’abolizione di questa modalità di voto”.
Lo dicono i deputati del Movimento 5 stelle all’Ars, in relazione all’uscita del presidente della Regione che ha dichiarato di non volere andare più aula finché il voto segreto non verrà abolito.
“È comodo – afferma il capogruppo Francesco Cappello – cercare di fare retromarcia sulla strada della coerenza, pur di mantenere assieme i cocci di una maggioranza a pezzi e di tenere in vita un governo sempre più comatoso e incapace di cavare un ragno dal buco. La verità è che il flop della legge sui rifiuti non è che la ciliegina sulla rancida torta di fallimenti di un esecutivo che sta portando a fondo la Sicilia”.
“Per quanto ci riguarda- conclude Cappello – non non siamo contrari all’abolizione del voto segreto, tant’è che abbiamo presentato da mesi la proposta di modifica della modalità di voto. Se il voto segreto c’è comunque lo usiamo e non certo per nascondere i nostri voti, ma per evidenziare la falle di una maggioranza che è tale solo sulla carta”.