I deputati della commissione Cultura: “Il presidente della Regione deve guardare agli interessi della Sicilia, non ai precari equilibri della sua fragile giunta, i nostri monumenti non possono aspettare”.
“Quasi un anno è trascorso e la Sicilia è rimasta priva di un assessore regionale ai Beni culturali. Un vuoto che evidentemente il presidente Musumeci non ha ritenuto di dover colmare. Prendendosi così una enorme responsabilità: quella di abbandonare di fatto l’intero settore del turismo culturale nell’isola. Ogni giorno che passa è un giorno sprecato”.
La constatazione giunge dai deputati regionali del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura all’Ars: Ketty Damante, Giovanni Di Caro, Nuccio Di Paola e Roberta Schillaci, che ricordano come “il prossimo 10 marzo sarà una ricorrenza triste – sottolineano – per la tragica scomparsa dell’assessore Tusa e per i cittadini che ancora aspettano un degno sostituto per quello che dovrebbe essere un settore strategico. Sulla valorizzazione dei beni culturali si potrebbe fondare un’economia turistica formidabile. Se solo ci fossero pianificazione e gestione. Se solo ci fosse una guida”.
“La Sicilia – ricordano i deputati M5S – è la regione italiana che possiede più beni artistici e culturali riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità, sette siti sui 51 nazionali. La Sicilia conta oltre cento siti di interesse culturale, più di un quarto (il 26 per cento) di quelli del Paese. La Sicilia e i siciliani potrebbero vivere solo di queste risorse che il mondo ci invidia. Invece, come se fosse una questione marginale, il presidente Musumeci lascia scoperto l’assessorato, tenendo per sé un compito gravoso che non può esercitare, preso dalle altre incombenze del governo. Quali misteri si nascondono – forse un difficile accordo sulle poltrone – su questa mancata nomina e quanto altro tempo dovrà passare?”