Il sistema si basa sulla tecnologia blockchain ed è stato messo a punto da una startup creata da ragusani
C’è soluzione immediata alla corretta distribuzione degli aiuti alle famiglie che hanno difficoltà economiche: uno strumento sicuro e tracciabile, messo a disposizione da una startup creata da ragusani, open-source, semplice e pratico nell’utilizzo, che potrebbe far risparmiare tempo e risorse ai Comuni nella gestione e distribuzione delle risorse. Si chiama “Social Pay – buoni spesa digitali”, ed è una card digitale basata sulla tecnologia blockchain applicata alla gestione ed erogazione degli aiuti alimentari disposti per l’emergenza Covid-19. La proposta di estenderla a tutti i Comuni approda all’Ars attraverso un’interrogazione presentata dalla deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo.
“I Comuni – spiega Campo – potranno distribuire i 400 milioni stanziati dal Governo nazionale, per l’acquisto di buoni spesa utilizzabili per comprare generi alimentari o per distribuire direttamente generi alimentari e prodotti di prima necessità ed allo stesso tempo la Regione Siciliana ha stanziato 100 milioni di euro destinati prioritariamente ai nuclei familiari che non percepiscono alcuna forma di reddito e altra forma di assistenza economica da parte dello Stato, compresi ammortizzatori sociali e il reddito di cittadinanza. Lo strumento in questione è realizzato da Scrypta Foundation, di cui è presidente Andrea Nicastro, e si tratta del Social Pay, un sistema di pagamento digitale su blockchain che consente di superare molte difficoltà burocratiche, semplificando tutte le procedure e permettendo allo stesso tempo di aggirare i problemi a cui si incorre normalmente con la distribuzione di buoni cartacei”.
Lo strumento offre inoltre, in questo momento in cui non si può uscire da casa, di potere gestire tutte queste pratiche a distanza, senza dunque il rischio di creare assembramenti negli uffici. “Consiste in una sorta di “social card” – prosegue la deputata pentastellata – che si traduce in aiuti da distribuire in modo semplice e preciso per acquistare generi alimentari, subito disponibile e a costi irrisori. Lo strumento è stato già rilasciato in uso gratuito al Comune di Vizzini, che ha così avviato il processo di dematerializzazione e gestione dei “buoni spesa”, attraverso la “tokenizzazione” dei buoni di solidarietà; si tratta inoltre di un progetto open-source, che permette di replicare l’intero sistema per emettere e gestire i buoni spesa per qualsiasi ente, in sicurezza. Scrypta Foundation ha già messo a disposizione la propria tecnologia a chiunque voglia contribuire al progetto di questo strumento che rappresenta uno dei primi esempi in Italia di uso massivo di token e della blockchain, per un uso quotidiano e di utilità sociale. L’implementazione capillare di un simile servizio potrebbe determinare un notevole risparmio per la Pubblica Amministrazione e questo sistema resterà anche in futuro ai comuni per gestire e snellire tante pratiche nell’ambito dei servizi sociali e aiuti alle famiglie. Chiediamo dunque alla Regione di stipulare un protocollo d’intesa con la società ideatrice del progetto perché lo strumento del Social Pay – buoni spesa digitali con la blockchain, venga adottato in tutti i comuni dell’Isola, in affiancamento al tradizionale metodo di gestione ed erogazione dei buoni spesa già utilizzato dai Comuni”.