Presentato oggi un emendamento dalla commissione Cultura, Formazione e Lavoro dell’Ars
“Abbiamo la netta sensazione che si stia giocando sulla pelle dei lavoratori socialmente utili e questo, per la verità, non ci meraviglia nemmeno più di tanto, se è vero, come è vero, che tutti i governi che si sono succeduti alla guida della Regione hanno usato i precari come bancomat elettorale. È ora comunque di dire basta: in attesa della stabilizzazione degli Asu si utilizzino quantomeno le somme stanziate per questi lavoratori per l’integrazione del loro monte orario”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Giovanni Di Caro che, assieme a tutti i componenti della V commissione di palazzo dei Normanni ha presentato oggi un emendamento che va in questa direzione al ddl sulle variazioni di bilancio.
“Gli Asu – dice Di Caro – percepiscono un reddito di 595€ al mese, al di sotto della soglia di povertà individuata dal RDC. È giusto riconoscergli una indennità aggiuntiva in attesa di risolvere una volta per tutte la partita della stabilizzazione stoppata per l’impugnativa dell’articolo 36 della finanziaria regionale da parte dei Consiglio dei ministri. Sul terreno della stabilizzazione sono moltissime le incognite: Il governo Musumeci infatti punta tutto sulla Corte Costituzionale per risolvere l’impugnativa dell’articolo 36, ma i tempi di certo non sono brevi e si rischia magari di vincere, ma poi non potersi agganciare più alla norma nazionale che scade il 31 dicembre 2021, vanificando tutto. La questione andrebbe affrontata in un tavolo congiunto con Roma e prima del 31 dicembre. Intanto si dovrebbe sopperire con una legge regionale di proroga delle attività degli Asu, altrimenti ci saranno 4337 soggetti senza un lavoro”.
“Insieme alla proroga delle attività- conclude Di Caro – andrebbero prorogate anche la possibilità di fuoriuscita dal bacino, ed il contributo quinquennale per chi dovesse assumere” .