Trizzino, Campo, Zito, Di Paola e Damante evidenziano come in quattro anni di governo sia mancata la programmazione, la progettazione e quindi la realizzazione dei nuovi impianti di smaltimento
“Le discariche sono piene, al presidente Musumeci non resta che ammettere il fallimento e dichiarare lo stato di emergenza”: lo dichiarano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, Giampiero Trizzino, Stefania Campo e Stefano Zito (componenti della commissione Ambiente e Territorio) insieme ai colleghi Nuccio di Paola e Ketty Damante. I deputati sottolineano come “l’unica strategia del governo regionale è quella di portare i rifiuti all’estero, dopo aver trascorso quattro anni senza programmi, senza progetti e senza aver costruito nuovi impianti per lo smaltimento. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e a pagarne le spese sono i territori, con montagne di rifiuti che restano abbandonate nelle città. Critica la situazione in alcune discariche pubbliche, già sature, che non possono sobbarcarsi il carico aggiuntivo delle altre province. Tra queste Enna o peggio ancora Gela: qui, in contrada Timpazzo, sono già stati superati i livelli di contaminazione. Lo ha certificato l’Arpa, che ha anche inviato gli atti alla magistratura. In questo scenario – proseguono i deputati – il presidente della Regione chiede ai gestori delle discariche ulteriori sforzi per ricevere i rifiuti, ma sa benissimo che l’unica soluzione rimasta è spedirli all’estero, con costi aggiuntivi per le casse pubbliche. Intanto, in questo modo il problema non si risolve mai, piuttosto si aggrava e le soluzioni vengono ancora una volta rinviate al futuro. È il frutto di una politica che ha abbandonato i palazzi degli assessorati. La gestione dei rifiuti, così come altre, viene governata dai dirigenti, costretti a gestire l’emergenza, in mancanza di alcuna visione politica”, concludono i deputati.