I deputati regionali 5 Stelle denunciano la completa mancanza di programmazione: “Gli ultimi mesi sono stati sprecati, due anni di pandemia non hanno insegnato niente a questo governo”
“Prevenire è meglio che curare, ma due anni di pandemia non hanno insegnato niente al governo regionale di centrodestra, guidato dal presidente Musumeci, per prepararsi alle nuove ondate Covid. Siamo tornati indietro di due anni, con disagi equiparabili a quelli della prima ondata, ma allora il virus aveva sorpreso tutti. Oggi invece non è ammissibile navigare a vista, come si sta facendo, senza protocolli da seguire, senza strutture adeguatamente dimensionate. Gli ultimi mesi sono stati sprecati senza alcuna programmazione”.
Lo dichiarano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, che si chiedono: “Sono stati completati i lavori nelle strutture ospedaliere che potevano essere approntate per le nuove, prevedibili emergenze? A che punto sono i lavori che avrebbero dovuto assicurare più posti letto per i malati Covid in terapia intensiva e sub intensiva senza più la necessità di dovere intaccare quelli necessari ai malati non Covid? È stato potenziato il trasporto pubblico locale? Qualcuno ha pensato a un piano di screening e vaccinazioni in tutte le scuole?”
“Le risposte – osserva il capogruppo M5S all’Ars, Nuccio Di Paola – sono sotto gli occhi di tutti: file interminabili per tamponi e vaccini, reparti al collasso e ospedali da campo, positivi in isolamento abbandonati per giorni e giorni, proroghe nella riapertura delle scuole decise prima per tre e poi, forse per cinque giorni, solo per spostare sempre in avanti il problema senza mai risolverlo. Decidere di non decidere sembra essere la nuova mission di questo governo fallimentare. Vorremmo capire qual è la linea del governo Musumeci e dei suoi assessori, una volta per tutte, ammesso che la linea ci sia. Dovranno rendere conto, pubblicamente e nelle sedi opportune, a cominciare dall’Assemblea regionale, del caos che hanno creato in Sicilia e del panico al quale hanno costretto intere famiglie”.