Annunciato il trasloco del Sasn in via Calatafimi alta. Per la deputata regionale 5 Stelle “va trovato un immobile vicino agli approdi, altrimenti i disagi sarebbero enormi”.
“Trasferire gli uffici Sasn (Servizi assistenza sanitaria naviganti) di Palermo a oltre 6 chilometri di distanza dal porto, è una scelta quantomeno bizzarra: per la loro stessa natura, quei servizi non possono che trovarsi negli approdi portuali. Comprendiamo il risparmio sui costi, visto che la nuova sede individuata in corso Calatafimi sarebbe a titolo gratuito, ma costringere gli operatori marittimi a fare mezz’ora in auto o a prendere più linee di bus, per attraversare tutta la città, è veramente assurdo”.
Lo dichiara la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Roberta Schillaci, che interviene sul paventato trasloco del Sasn, un ufficio che dipende dagli Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera) del ministero della Salute e che esegue controlli sanitari per il personale marittimo e le rispettive famiglie, di qualsiasi nazionalità, quando sbarcano dalle navi.
“Dall’attuale collocazione di via Onorato, una traversa di via Crispi, praticamente nelle adiacenze del porto – spiega Schillaci – l’ufficio dovrebbe essere spostato in via Lauriano, nella parte alta di via Calatafimi, cioè a oltre sei chilometri di distanza stradale. Il personale marittimo, una volta sbarcato, solitamente si reca nell’ufficio per i controlli, per poi fare successivo rientro a bordo delle navi. È evidente che tale ufficio debba trovarsi quanto più vicino possibile al porto e alle navi e che non abbia alcun senso che si trovi, invece, a così tanti chilometri di distanza. La scelta, apprendiamo, è dettata da ragioni di risparmio: la nuova sede, messa a disposizione dall’Agenzia del Demanio, non avrebbe costi. Gli attuali locali, invece, sono in affitto e necessitano di interventi di adeguamento che il proprietario, l’Inail, non ha eseguito. Ho inviato una nota a tutte le istituzioni coinvolte (l’Usmaf Sasn regionale, il ministero della Salute, l’Usmaf Sasn di Roma e l’Agenzia del demanio regionale) – conclude Schillaci – chiedendo di trovare una nuova sede, che sia però vicina al porto, così da evitare i prevedibili ed enormi disagi cui andrebbero incontro i marittimi”.