“Sugli incendi che quest’anno, ancora più degli anni scorsi, hanno devastato la Sicilia il governo non cerchi alibi nei cambiamenti climatici, le sue colpe sono evidenti e si chiamano scarsa e tardiva attività di prevenzione con uomini e mezzi insufficienti, mentre della riforma del corpo forestale, di cui c’è estremo bisogno, si è persa ogni traccia”
Lo ha detto oggi in aula il capogruppo del Movimento 5 stelle all’Ars in occasione della seduta speciale sul fenomeno incendi.
“È assurdo – ha detto Antonio De Luca – solo pensare di fronteggiare il fenomeno dei roghi solo anticipando di uno o due mesi la campagna di prevenzione, come è stato fatto. La prevenzione va fatta tutto l’anno e non poco prima della stagione degli incendi. Va strutturata un’attività di prevenzione continua ed interrotta e soprattutto valida con uomini e mezzi adeguati e tecnologie all’avanguardia. Non è possibile fondare la lotta ai roghi con personale precario, visto che abbiamo solo 1000 operai forestali a tempo indeterminato su 17.000 contro gli 8000 mila della Sardegna che ha un territorio boschivo più o meno paragonabile al nostro, e sono troppo pochi e avanti con l’età i forestali in divisa, mentre della riforma relativa ormai si è persa ogni traccia”
“Non si pensi che la soluzione possa essere trovata – ha aggiunto Antonio De Luca – nelle previste 46 assunzioni di agenti del corpo forestale a fronte di un fabbisogno di altre centinaia di unità, sempre ammesso che questi potranno essere pronti e formati entro la prossima stagione. Senza personale strutturato, formato e attrezzato ogni politica di prevenzione, per quanto bella e perfetta, rimarrà sempre una pia illusione o, peggio una colpevole presa in giro”