I deputati Ciancio, Foti e Cappello: “Faremo di tutto per evitarlo”. Il gruppo parlamentare all’Ars del Movimento Cinque Stelle si schiera contro il declassamento dell’aeroporto Fontanarossa di Catania, previsto da una disposizione del ministro Passera.
Gianina Ciancio, Angela Foti e Francesco Cappello chiederanno nella forme istituzionali più appropriate che il governo regionale intervenga per bloccare “una grave vicenda che danneggia tutta la Sicilia orientale”.
Per far reinserire lo scalo catanese e quello di Comiso tra quelli di interesse strategico nazionale si adopereranno a breve con il nuovo esecutivo anche gli eletti del Movimento alla Camera e al Senato. Intanto il Movimento scenderà nelle piazze per mettere a conoscenza la cittadinanza della gravissima vicenda.
“Rimaniamo allibiti – commentano i tre deputati – per la gravità della direttiva presa da parte di un esecutivo dimissionario che accoglie supinamente un rapporto Ue. Evidentemente il governo nazionale non si rende conto che l’aeroporto di Catania serve ben 7 province, con oltre 8 milioni di passeggeri annui, in questa maniera non fa altro che affossare il sistema dei trasporti e della rete viaria in cui versa questa parte della Sicilia”.
“Non includere l’aeroporto Fontanarossa tra quelli “core”, cioè d’interesse strategico nazionale – proseguono i tre deputati – comporta una diminuzione sostanziale di finanziamenti, pertanto verranno meno tutti quegli interventi strutturali, come il potenziamento, l’accessibilità, e la intermodalità che un aeroporto di prima categoria richiede”. La manovra del governo, secondo i deputati Ciancio, Foti e Cappello potrebbe anche nascondere altri interessi.
“Non vorremmo – dicono – che dietro all’operazione ci fossero interessi economici da parte di aziende che mirano ad ottenere il monopolio dei servizi aeroportuali per acquisire l’aeroporto a basso costo”. “Non ci spieghiamo inoltre – si chiedono i tre deputati – in base a quale strategia dei trasporti il ministero riduca i finanziamenti strutturali, bloccando di fatto il potenziamento dell’attuale pista e la costruzione di una seconda e l’incremento dell’asse viario attorno all’aeroporto, per poi declassarlo ufficialmente per queste gravi mancanze. Mancanze derivate dall’inefficace coordinamento di sviluppo strutturale dell’aeroporto”. Il declassamento per la Sicilia, e il Catanese in particolare, sarebbe un dramma anche sul fronte occcupazionale.
“È bene che si sappia – sottolineano Ciancio, Foti e Cappello – che il provvedimento avrà anche delle ricadute occupazionali, che colpiranno tutte le società aeroportuali di Fontanarossa. La mancanza di investimenti, inoltre comporterà anche una diminuzione dei servizi erogati dalle compagnie presenti con conseguente esodo delle stesse dallo scalo”.
I tre deputati si chiedono infine perché il Ministro Passera ritiene che l’aeroporto di Comiso non rientri nei parametri di interesse nazionale, quanto lo stesso potrebbe fare rete con quello di Catania, creando un’asse cargo-passeggeri tra Catania e il Ragusano, estremamente fondamentale per il commercio orto-florovivaistico proprio della Sicilia Sud-Orientale.