“Ormai non dovrebbero esserci più ostacoli all’apertura dell’aeroporto di Comiso e l’economia del Ragusano dovrebbe finalmente avere una boccata d’ossigeno”.
Il deputato Vanessa Ferreri del Movimento Cinque Stelle accoglie con soddisfazione il “SI” dell’Assemblea regionale alla mozione che impegna il governo regionale ad apporre il rifiuto all’esclusione dell’aeroporto da quelli di interesse nazionale decisa dal Ministero delle Infrastrutture e a farsi promotore di ogni iniziativa finalizzata ad ottenere che tutti gli scali siciliani ricadano sotto l’esclusiva competenza della regione siciliana, garantendo competenza gestionale e patrimoniale e la copertura delle spese per i controllori di volo.
“Siamo stanchi – afferma la deputata – di promesse e infinite inaugurazioni che vanno avanti da sei anni, senza mai portare all’apertura. Speriamo che oggi si sia messo un punto a tutto ciò e che l’apertura sia imminente per rilanciare il turismo e l’economia della zona che langue”.
4 commenti
Sempre piú difficile…! Sempre piú bravi…!
Seguiró con attenzione l’esito di questa azione…!
Grazie del vostro impegno.
Fiducia piú che ben riposta…!
Buon lavoro.
Chiara Rozzi
“Ancora nessun aereo è atterrato o decollato, anzi uno ha toccato il suolo ed era il 2007 quando un
Airbus 319, proveniente da Roma ha inaugurato le piste di Comiso con a bordo il Ministro degli
Esteri, Massimo D’Alema, il Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, il Vice Ministro Sergio
D’Antoni, e il Presidente dell’ENAC, Vito Riggio.
Da quella inutile passerella, forse, a soli fini elettorali sono susseguiti solo problemi e ritardi o
addirittura il nulla.”
(Dall’intervento di ieri di Vanessa Ferreri in aula)
L’inutile passerella, come le ha successivamente ricordato il collega Digiacomo, era l’intitolazione dell’aereoporto di Comiso a Pio La Torre nel venticinquennale del suo omicidio.
Inoltre, tanto per cambiare, il M5S tenta di intestarsi il merito del lavoro altrui: la mozione 29 non e’ stata ne’ PRESENTATA ne’ FIRMATA da alcun componente del Movimento.
Fino a ieri, evidentemente, erano troppo stanchi per presentarla da soli.
sempre di inutile passerella si trattò visto che, dopo la visita di cotanti personaggi, ad oggi l’aeroporto è ancora chiuso
mi piace l’idea di gestire tutti gli aeroporti siciliani in autonomia
che sia l’inizio dell’attuazione del nostro Statuto?
🙂
L’ANGOLO DELLA SATIRA
Dialogo tra italiani: L’AEROPORTO DI GILBITE
Mi sono svegliato e ho pensato di costruire un aeroporto a Taormina.
A Taormina ? Ma non si trova in montagna ?
E’ vero, allora lo costruirò a Catania.
Ma a Catania già esiste un aeroporto !
Allora lo costruirò a Gilbite, a Gilbite non esiste e si può costruire.
Ascolta ma prima di costruirlo, mi spieghi il motivo dell’aeroporto proprio a Gilbite ?
Se costruisco l’aeroporto a Gilbite gli agricoltori potranno esportare i carciofi, le zucchine, i pomodori, le arance e i mattoni in tutto il mondo facendo uso dell’aereo, inoltri i cittadini se dovranno andare a Milano, potranno recarsi comodamente all’aeroporto senza il problema del parcheggio della propria automobile.
Bada che un aeroporto costa, e non solo un costo di costruzione, ma anche di manutenzione e di esercizio. Inoltre Gilbite è vicino Catania, come pensi di costruire un aeroporto vicino ad un altro già esistente. Per capirci, immagina di essere un commerciante, di vendere per esempio scarpe, penseresti di aprire tre negozi in un raggio di trecento metri? No, in quanto oltre le spese iniziali per l’apertura, dovresti pagare la locazione di tre locali piuttosto che uno, le spese per il personale di tre locali piuttosto che uno e la clientela complessiva bene o male resterebbe sempre la stessa. E’ vero che potresti avere una esposizione più vasta, è vero che la gente potrebbe avere una maggiore comodità nell’acquisto, ma prima di intraprendere tale decisione credo che faresti delle scelte più oculate, o no ?
Ma se costruisco l’aeroporto, quali spese dovrò affrontare ? Non le paga lo Stato, o eventualmente la Comunità Europea ? Non si può fare la “Società dell’aeroporto di Gilbite”, così magari potremo risolvere la disoccupazione dando lavoro agli architetti, agli ingegneri, agli economisti, agli operai e ai … ?
Bada che a parte le spese di costruzione, per mantenere aperto un aeroporto servono tanti servizi, per esempio la Polizia, La Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, tanto personale per la pulizia e la manutenzione, specialisti per la torre di controllo. Inoltre tutto il territorio circostante deve essere sistemato per collegare l’aeroporto di Gilbite con gli altri sistemi di trasporto, quindi strade adeguate, parcheggi. Ma tu prima di pensare di costruire un aeroporto, hai mai visitato un aeroporto, ti sei documentato?
Si, ho parlato con compare Roberto, il dentista, e mi ha risposto che è una buona idea. Sei tu che mi stai ostacolando con tanti problemi, non capisci proprio niente. Ascolta tutte le spese le paga lo Stato, quindi perché non farlo ?
Ma allo Stato, i fondi non arrivano tramite le mie, le tue tasse ? Quindi a farsi carico di tale inadeguata spesa non saremo noi tutti cittadini che paghiamo le tasse?
Be, allora le facciamo pagare alla Comunità Europea, non è una idea ? Certo, c’è poi la Germania che si lamenterà e dirà che noi italiani siamo incompetenti e tante altre brutte cose, i tedeschi sono proprio cattivi e la colpa della crisi e dei tedeschi.
Secondo te, fare parte dell’Europa significa sfruttarla a proprio comodo, oppure gestire una politica che potrebbe rendere competitivo il singolo Staterello in un mondo globalizzato ? Pensa a quanto sono forti gli Stati Uniti d’America. Piuttosto che accollarci i rimproveri dell’Europa per le nostre iniziative tante volte prive di senno, perché non pensare di “utilizzare”, e non “sfruttare”, “utilizzare” i fondi europei per costruire cose utili ? Sai che tanti fondi europei vanno persi ?
Come mai ?
Evidentemente perché chi ci governa, nonostante i tanti cervelli che vanno all’estero, non riesce a trovare tecnici competenti in grado di gestire in modo adeguato il territorio, o pensandoci bene forse perchè esiste un malcostume nell’uso del potere economico in Italia.
Tu non capisci niente, non fai altro che crearmi problemi, io ho bisogno di “consensi”, quindi voglio costruire l’aeroporto.
Ascolta, se provi a leggere un libro di “tecnica ed economia dei trasporti”, tra i primi concetti apprenderai che un dato sistema di trasporto è correlato alla merce che bisogna trasportare, l’uso dell’aereo è adeguato per merce leggera e merce di valore, non hai fatto caso che se prendi l’aereo paghi per l’eventuale bagaglio supplementare ?
Non è così, mi hanno detto che trasportando le arance e i pomodori con l’aereo, la merce arriva subito nei mercati esteri, quindi è il governo “Montini” che non capisce niente e non vuole “aprirmi” l’aeroporto, io in ogni caso l’aeroporto lo costruirò, e poi si vedrà, eventualmente cercherò l’appoggio della cittadinanza, ricorrerò allo sciopero, all’occupazione, debbo fare vedere ai cittadini che so costruire un aeroporto e nell’interesse dei cittadini.
Ma bada che le spese non solo di costruzione, ma anche quelle di manutenzione e di esercizio le pagheremo noi cittadini con le tasse, inoltre pensa dovremo caricare la merce sull’autocarro, trasportarla all’aeroporto, poi scaricarla sull’aereo, poi ricaricarla su un autocarro per infine raggiungere i mercati. Se proprio pensiamo alla nostra merce, perché non pensare di potenziare le ferrovie, o migliorare le strade costruite cento anni addietro? Perché non pensare di “utilizzare”, e non “sfruttare” i fondi europei per creare infrastrutture utili ?
Tu sei stupido, la logica che devi seguire è quella di prendere soldi allo Stato e sfruttarli per dare lavoro, per costruire.
Ma secondo te il ministro del governo “Montini” darà parere favorevole all’apertura di questa opera, oppure la riterrà un “inadeguato dispendio di risorse” ?
Il ministro del governo “Montini” è un tecnico, e come tutti i tecnici sa soltanto creare problemi, dobbiamo sostituirlo. Se mettiamo un governo di politici, allora si, questi capiranno gli italiani e sapranno risolvere la crisi.
Ma guarda che la crisi italiana non è una crisi locale, essa ha interferenze con la finanza mondiale, con la globalizzazione, stiamo vivendo nuovi tempi.
Mi hai stancato, non voglio più discutere con te, non fai altro che ostacolarmi, che crearmi problemi. Io l’aeroporto in ogni caso lo costruirò, e lo aprirò. Ciao.