Fatti, non parole. Pragmatismo al potere all’Assemblea regionale siciliana, dove tace il gossip e parlano, anzi urlano, gli atti parlamentari. Ddl, interrogazioni e interpellanze continuano dopo la sbornia della Finanziaria, che ha visto assestare ai “novizi” a 5 Stelle colpi perfino più numerosi ed importanti dei più “navigati” parlamentari degli altri partiti. Un’azione di squadra a tutto campo che comincia a passare anche lo Stretto, per manovre “avvolgenti” che coinvolgono pure i parlamentari a 5 Stelle di Roma.
E ‘ il caso, ad esempio, della battaglia per portare al cantiere navale di Palermo la carcassa della Costa Concordia, che sembrava ormai destinata a far rotta verso Piombino. Un ordine del giorno targato M5S, approvato al Senato, ha invece, ha rimescolato le carte e impegnato il governo nazionale a valutare con grande attenzione la destinazione da far prendere alla nave. Risalgono quindi, le azioni di Palermo, una delle strutture più idonee a lavorare sulla Concordia, anche se, forse, non per la totale rottamazione. La battaglia è iniziata, e si prevede senza esclusione di colpi. I prossimi saranno targati ancora 5 Stelle: a palazzo Madama, entro la fine del mese, una interpellanza dei senatori del Movimento riaccenderà nuovamente i riflettori sulla Concordia e sui cantieri di Palermo, mentre attende la calendarizzazione la mozione presentata all’ Ars da Tancredi e dagli altri 13 cittadini a Palazzo dei Normanni.
Per il resto una frenetica attività sul fronte dell’energia, del demanio marittimo, dell’ eolico, dell’acqua, della sanità, della scuola. E’ questo il vero modello Sicilia, quello che prova, in nome della concretezza, a disegnare una Sicilia modello. E che questo giornale prova a raccontarvi.