Un esposto denuncia e un’ interrogazione all’Ars per correre in soccorso del Monte Catalfano di Bagheria.
Il Movimento Cinque all’Ars fa la voce grossa per l’area alle porte di Bagheria, abbandonata all’incuria e sede di una discarica abusiva, dove si trovano anche lastre di amianto in evidente stato di sfaldamento.
La prima firma in calce all’atto depositato a sala d’Ercole è della deputata Claudia La Rocca, che chiede al governo se intende verificare se i finanziamenti per i progetti che dovevano cambiare il volto all’area sono stati spesi correttamente e che gli interventi realizzati siano mantenuti in buono stato.
La zona tra Bagheria e Santa Flavia, tra le altre cose, doveva ospitare un parco per un’estensione di 320 ettari e un parcheggio sul pianoro di Mastro Aspano, che dovevano vedere la luce grazie a fondi europei. Previsto era pure un centro di Educazione ambientale con attività di educazione e ricerca, visita ed accoglienza, un eco museo, una fattoria-scuola, un’aula verde ed un centro didattico.
L’interrogazione (che prevede una risposta scritta) mira a capire anche perché gli impianti di illuminazione della strada di accesso al parco e dell’area attrezzata sono inattivi.
La deputata chiede al governo, inoltre, notizie sulla bonifica del parco, (con rimozione dell’eternit che vi è stato abbandonato) e se l’esecutivo intende sollecitare il Comune di Bagheria a trovare una adeguata soluzione per la gestione e per la sorveglianza della zona.
Al governo, La Rocca e gli altri parlamentari Cinque Stelle chiedono infine se intende verificare e risolvere i motivi degli intoppi burocratici che hanno impedito di realizzare gli interventi previsti.
L’esposto, indirizzato al sindaco, al comandante della polizia municipale di Bagheria e al direttore dell’unità di prevenzione dell’Asp di Palermo per il territorio di Bagheria, è focalizzato, invece, sulla denuncia della presenza di rifiuti di vario genere e, soprattutto, sulla presenza di lastre di amianto in evidente stato di sfaldamento che espongono a potenziali rischi di importanti malattie dell’apparato respiratorio.
“E’ dovere delle amministrazioni – commenta La Rocca – non solo tutelare le nostre riserve naturali, ma, soprattutto, valorizzarle. Monte Catalfano è una potenziale ricchezza per il suo territorio, ma allo stato attuale, nonostante “i buoni propositi”, è una distesa di rifiuti abbandonati e con l’aggiunta dell’ingombrante e preoccupante presenza di eternit”