Ciao Federico,
non so hai visionato quest’articolo ma te lo invio lo stesso.
Appello a Beppe Grillo: Aiuta Federico Piccitto a vincere
Una opportunità storica
Appello a Beppe Grillo: Aiuta Federico Piccitto a vincere
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beppe grillofederico piccitto
Ragusa – Grillo Giuseppe detto Beppe, venga alla lavagna. Dobbiamo darle un voto dopo queste elezioni, si faccia almeno interrogare.
Potrebbe essere questo l’incipit di una lettera aperta al capo del movimento 5 stelle, ma non lo è.
Grillo, ascoltaci.
Ecco, così mi piace. L’attacco del pezzo è netto deciso. Come inizio, direbbero i giornalisti blasonati, non c’è male.
Ma noi giornalisti non siamo, dunque, Beppe, ascoltaci sul serio.
Le amministrative di due giorni fa hanno regalato alla città di Ragusa un sogno. La chimera del rinnovamento politico per il comune capoluogo è dietro l’angolo, pronta per essere catturata.
L’eroe veste la maglia del tuo movimento, è giovane, bravo, intelligente, capace, appetibile per l’elettorato ragusano che ha veramente voglia di cambiare e, non ultimo, è educato e veste pure bene. A scanzo di equivoci dico pure il nome, anzi, il cognome: Piccitto. Federico Piccitto ha la chimera a portata di mano. Federico Piccitto può veramente scrivere una nuova pagina nella storia politica della rugginosa Ragusa. La pagina dell’almanacco che tutti i ragusani si augurano di leggere ad alta voce già prima del ballottaggio: in palio il governo della città per i prossimi 5 anni.
Il tuo candidato, caro Beppe, può in un sol colpo cancellare 40 anni di brighe e garbugli che in politica piglia un solo nome: il governo dei soliti noti, dai cognomi mutevoli e affini e reiterati nel tempo.
Tu, a 2.000 chilometri di distanza, di sicuro non puoi renderti conto dell’opportunità che ti ha riservato e ti sta riservando la storia elettorale in questa piccola ma grande città del meridione d’Italia.
Federico Piccitto a giorni dovrà sostenere la sfida finale, da solo, contro quelli che campano da una vita di politica e solo di larghe e convenienti intese. Federico, da solo, contro la grande armata del governo a ogni costo, nelliani, cosentiniani, calabresiani e forse anche baroniani e antociani tutti assieme per il “buon governo” della città di Ragusa.
Siamo al dunque, caro Beppe: l’eroe Piccitto, da solo contro questi avversaripolitici non ce la fa.Non ce la può fare.
Federico ce la metterà sicuramente tutta in battaglia, ma da solo la guerra elettorale non la potrà mai vincere. Loro sono tanti, con tante e ricche risorse da spendere per la conquista del trono.
Federico, invece, è solo. Solo e senza portafoglio. Elettoralmente parlando. Ci vuole poco a capire che il giovane tuo candidato dovrebbe bussare alle porte del divino per avere il miracolo e sbaragliare gli avversari. Ma sarebbe un tentativo poco utile, te lo anticipo, perché anche Lui, a quanto pare, parteggia per quelli dalle larghe intese. Vox populi.
E anche perchè, nell’ottica di aiuto solidale tra popoli della stessa ex provincia, alla sciclitana e Divina Matamoros ci viene difficile col caldo che fa scalare i colli Iblei e occuparsi dei turchi ragusani.
Quindi, Beppe, alla vittoria di Piccitto ci devi badare tu personalmente. Di persona, personalmente.
I punti sono due, :
o ti piazzi due settimane a Ragusa e ti fai un porta a porta old style, stancante -perché Ragusa è tutta in salita, senza pianura- ma piacevole, te lo assicuro, per tutte le viuzze del capoluogo e, parlando con la gente e con due comizi ad hoc sbaragli l’armata rossa e scudocrociata dei nelliani e calabresiani che manco a loro ci deve sembrare vero;
oppure, come disse un vecchio e bravo statista che adesso non c’è più, Aldo Moro, ti prepari alle “intese fluide”, affidando il mandato politico a Piccitto di allearsi coi Platania e gli Iacono che hanno avuto un successo elettorale oltre ogni loro gradita aspettativa: potresti godere ugualmente della vittoria in differita, standotene a Genova sul tuo bel divano, con buona pace dei nelliani e dei calabresiani.
Ci sarebbe pure la terza via: finanziare la campagna elettorale di Federico Piccitto per il ballottaggio in modo serio e corposo, tipo qualche centinaia di migliaia di euro da spendere per marketing elettorale. Ma non voglio ledere il tuo orgoglio genovese.
Orsù, dunque, o scendi a Ragusa, caro Beppe, oppure t’allei con le due tre o quattro liste civiche riconducibili a Platania e Iacono. Sarà un’intesa fluida all’interno dello stesso corpo elettorale, una novità nella tua politica 2.0 che tanto vai decantando, un’alleanza che non è larga e manco stretta, ma fluida, tipo una lega elettorale semiliquida. Puoi giocartela anche al parlamento se vuoi, non sono geloso dei miei suggerimenti, ne hai piena facoltà.
Di contro c’è che a giorni arriverà in Sicilia il caldo africano che i meteorologi hanno già battezzato Ade, come il dio degli inferi. Ma quel che più ci tormenta, da siciliani, anzi da ragusani che col caldo e col fuoco ci combattiamo da una vita è che Ade farà una toccata e fuga ma ci lascerà in dote climatica Persefone, che pare abbia lo stesso profilo politico di Giovanni Cosentini. Così dicono.
Sarà, ma io dei miti non mi fido, ma alla vittoria di Federico Piccitto ci credo.
E come me, tanti e molti e tanti e ancora molti e tanti ragusani.
Hai la chimera in mano, Beppe, non lasciar fuggire questo sogno di libertà.
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Ciao Federico,
non so hai visionato quest’articolo ma te lo invio lo stesso.
Appello a Beppe Grillo: Aiuta Federico Piccitto a vincere
Una opportunità storica
Appello a Beppe Grillo: Aiuta Federico Piccitto a vincere
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beppe grillofederico piccitto
Ragusa – Grillo Giuseppe detto Beppe, venga alla lavagna. Dobbiamo darle un voto dopo queste elezioni, si faccia almeno interrogare.
Potrebbe essere questo l’incipit di una lettera aperta al capo del movimento 5 stelle, ma non lo è.
Grillo, ascoltaci.
Ecco, così mi piace. L’attacco del pezzo è netto deciso. Come inizio, direbbero i giornalisti blasonati, non c’è male.
Ma noi giornalisti non siamo, dunque, Beppe, ascoltaci sul serio.
Le amministrative di due giorni fa hanno regalato alla città di Ragusa un sogno. La chimera del rinnovamento politico per il comune capoluogo è dietro l’angolo, pronta per essere catturata.
L’eroe veste la maglia del tuo movimento, è giovane, bravo, intelligente, capace, appetibile per l’elettorato ragusano che ha veramente voglia di cambiare e, non ultimo, è educato e veste pure bene. A scanzo di equivoci dico pure il nome, anzi, il cognome: Piccitto. Federico Piccitto ha la chimera a portata di mano. Federico Piccitto può veramente scrivere una nuova pagina nella storia politica della rugginosa Ragusa. La pagina dell’almanacco che tutti i ragusani si augurano di leggere ad alta voce già prima del ballottaggio: in palio il governo della città per i prossimi 5 anni.
Il tuo candidato, caro Beppe, può in un sol colpo cancellare 40 anni di brighe e garbugli che in politica piglia un solo nome: il governo dei soliti noti, dai cognomi mutevoli e affini e reiterati nel tempo.
Tu, a 2.000 chilometri di distanza, di sicuro non puoi renderti conto dell’opportunità che ti ha riservato e ti sta riservando la storia elettorale in questa piccola ma grande città del meridione d’Italia.
Federico Piccitto a giorni dovrà sostenere la sfida finale, da solo, contro quelli che campano da una vita di politica e solo di larghe e convenienti intese. Federico, da solo, contro la grande armata del governo a ogni costo, nelliani, cosentiniani, calabresiani e forse anche baroniani e antociani tutti assieme per il “buon governo” della città di Ragusa.
Siamo al dunque, caro Beppe: l’eroe Piccitto, da solo contro questi avversaripolitici non ce la fa.Non ce la può fare.
Federico ce la metterà sicuramente tutta in battaglia, ma da solo la guerra elettorale non la potrà mai vincere. Loro sono tanti, con tante e ricche risorse da spendere per la conquista del trono.
Federico, invece, è solo. Solo e senza portafoglio. Elettoralmente parlando. Ci vuole poco a capire che il giovane tuo candidato dovrebbe bussare alle porte del divino per avere il miracolo e sbaragliare gli avversari. Ma sarebbe un tentativo poco utile, te lo anticipo, perché anche Lui, a quanto pare, parteggia per quelli dalle larghe intese. Vox populi.
E anche perchè, nell’ottica di aiuto solidale tra popoli della stessa ex provincia, alla sciclitana e Divina Matamoros ci viene difficile col caldo che fa scalare i colli Iblei e occuparsi dei turchi ragusani.
Quindi, Beppe, alla vittoria di Piccitto ci devi badare tu personalmente. Di persona, personalmente.
I punti sono due, :
o ti piazzi due settimane a Ragusa e ti fai un porta a porta old style, stancante -perché Ragusa è tutta in salita, senza pianura- ma piacevole, te lo assicuro, per tutte le viuzze del capoluogo e, parlando con la gente e con due comizi ad hoc sbaragli l’armata rossa e scudocrociata dei nelliani e calabresiani che manco a loro ci deve sembrare vero;
oppure, come disse un vecchio e bravo statista che adesso non c’è più, Aldo Moro, ti prepari alle “intese fluide”, affidando il mandato politico a Piccitto di allearsi coi Platania e gli Iacono che hanno avuto un successo elettorale oltre ogni loro gradita aspettativa: potresti godere ugualmente della vittoria in differita, standotene a Genova sul tuo bel divano, con buona pace dei nelliani e dei calabresiani.
Ci sarebbe pure la terza via: finanziare la campagna elettorale di Federico Piccitto per il ballottaggio in modo serio e corposo, tipo qualche centinaia di migliaia di euro da spendere per marketing elettorale. Ma non voglio ledere il tuo orgoglio genovese.
Orsù, dunque, o scendi a Ragusa, caro Beppe, oppure t’allei con le due tre o quattro liste civiche riconducibili a Platania e Iacono. Sarà un’intesa fluida all’interno dello stesso corpo elettorale, una novità nella tua politica 2.0 che tanto vai decantando, un’alleanza che non è larga e manco stretta, ma fluida, tipo una lega elettorale semiliquida. Puoi giocartela anche al parlamento se vuoi, non sono geloso dei miei suggerimenti, ne hai piena facoltà.
Di contro c’è che a giorni arriverà in Sicilia il caldo africano che i meteorologi hanno già battezzato Ade, come il dio degli inferi. Ma quel che più ci tormenta, da siciliani, anzi da ragusani che col caldo e col fuoco ci combattiamo da una vita è che Ade farà una toccata e fuga ma ci lascerà in dote climatica Persefone, che pare abbia lo stesso profilo politico di Giovanni Cosentini. Così dicono.
Sarà, ma io dei miti non mi fido, ma alla vittoria di Federico Piccitto ci credo.
E come me, tanti e molti e tanti e ancora molti e tanti ragusani.
Hai la chimera in mano, Beppe, non lasciar fuggire questo sogno di libertà.
Il Duca di Monterosso